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Tempo di conferenza stampa alla Pinetina, dove Claudio Ranieri parla alla vigila di Atalanta-Inter. Fcinter1908.it segue live le parole del mister nerazzurro:
Atalanta pericolosa per mentalità?
"Campo difficile, non solo per l'Inter. E' partita fortissima. L'handicap ha stimolato in tutti quella voglia, sarebbero secondi in classifica. E' una squadra di qualità. Moralez sta facendo la differenza, Denis è giocatore importante per questa squadra. Noi andremo là con la voglia di far punti e rimanere con la porta imbattuta".
Tre partite in settimana, quella più complicata quella di mezzo?
"Io penso sempre alla partita che devo affrontare. Io guardo ai miei quanti giorni ci mettono a recuperare da ogni partita. Pondererò bene tutti quelli che hanno giocato col Chievo e con il Lille".
Gli attaccanti?
"Me lo chiedete per sapere chi gioca. Sembro stupido ma non lo sono (ridendo). Forlan spero rientri presto perché mi manca. Zarate sta facendo bene. Su Milito conto tantissimo. Già da fuori dicevo Milito è tornato, lo vedevo spumeggiante. Sono sicuro che farà un grande campionato".
Qualcuno ha bisogno di riposare?
"Sicuramente, c'è chi tirerà il fiato e chi non può farlo. Sono considerazioni che farò tra stasera e domattina.
Milito?
"Milito gioca, è quello sicuro. Non si è arrabbiato perché è un professionista serissimo. Mi piace tantissimo già da quando giocava in Spagna, ci conto tantissimo. Noi non tireremo mai il fiato, perché vogliamo arrivare lassù. Dobbiamo fare punti partita dopo partita. Noi vogliamo che Inter-juve diventi interessante perché abbiamo battuto l'Atalanta e non solo per la rivalità. Vogliamo fare una grande partita e una buonissima prestazione"
Turnover?
"La doppia partita ci sta nelle valutazioni. Io valuto come stiamo noi, che tipo di squadra è l'Atalanta. Io ho mille idee e queste idee mi si schiariscono la sera prima. Per noi che siamo partiti in ritardo ogni partita è un esame, come per Edoardo De Filippo gli esami non finiscono mai".
Vincere 1-0?
"Mi piace che i ragazzi si divertano e pensino alla fase offensiva, anche per divertire il pubblico. Ma quando perdiamo palla voglio fare legna, allora dobbiamo diventare brutti, cattivi, grintosi. Voglio le due facce della medaglia".
Ora a che punto siamo?
"Non sono contento né dell'uno nè dell'altro. Dobbiamo migliorare".
Più importante la partita con l'Atalanta di quella con la Juve? Pensa che questa Inter avrà più difficoltà della sua Roma?
"E' decisiva sempre la prossima, perché fare tre punti significa salire in classifica, mettere dentro vitamine importanti nella mente dei giocatori. Poi sarà importante quella con la Juve e ancora di più quella col Genoa. Non so se adesso è più difficile rispetto a Roma. Lì c'era da ricreare entusiasmo. Venivano da un campionato non esaltante. Qui c'è tutto, c'è uno spogliatoio stupendo, qui non c'è uno che sgarra, arrivano tutti puntuali, hanno voglia".
Ranocchia?
"Sta bene, scalpita, non vede l'ora di stare con noi. Da giovedì torna in gruppo, ha corso tanto, ha lavorato con un pazzo. Spero che torni presto, ma io non voglio rischiare. Preferiscono perderlo per una partita che per un mese. Se non si rischia magari lo metto dentro dopo tre giorni come Sneijder, e si allena giocando. Stiamo cercando di innalzare il recupero tra una partita e l'altra. Bisogna solo mantenere, perché giocando ogni tre giorni non si possono allenare i giocatori".
Una freccia a sinistra anche in vista del mercato?
"Fatemi conoscere bene i miei giocatori. Gioco forza ho puntato su quelli che conosco di più. Obi lo conosco e infatti l'ho fatto giocare di più, sono convinto che Alvarez sia un grossissimo giocatore, ma devo cambiare il chip. Se gli cambio il chip, lui si velocizza e diventa un giocatore molto importante".
Quattro acquisti come Leonardo?
"E chi rifiuta. Quando Abramovich mi disse "ti compro chi vuoi" non mi sembrava vero. Dico 'faccio fantacalcio' ma era agosto ed era difficile".
Balotelli?
"Non lo conosco se non calcisticamente. Credo che Mancini sia la persona giusta per lui. Sono contento per il ragazzo. Certo se riuscisse a diventare il campione che tutti sperano sarebbe importante per il calcio italiano".
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