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Ranocchia: “Conte? Una volta persi il conto di quanto corremmo. Venne Pintus e…”
Nel corso della sua ospitata a DAZN nel podcast Croquetas, Andrea Ranocchia ha ricordato gli ultimi allenatori che ha avuto all'Inter. Partendo da Antonio Conte, che aveva già conosciuto ai tempi del Bari: "Quanto abbiamo corso... abbiamo fatto due, tre volte il giro della terra! E' stato il primo grande allenatore che ho avuto a 17 anni, una fatica anche lì... E' un allenatore che ti forma mentalmente, fisicamente e tatticamente. All'epoca sembrava venuto da un altro pianeta, un alieno. E quando l'ho ritrovato all'Inter non era minimamente cambiato come aspetto. Tatticamente un po' sì, ma per il resto zero. Fatichi tanto, ma ti senti appagato perché capisci che comunque ti dà tanto. Arrivano i risultati grazie al suo modo di approcciare con la squadra e col singolo, ti tira fuori tutto. Fa crescere tutti i giocatori".
"Il percorso di questa Inter è iniziato con Spalletti, è passato da Conte che ha creato una mentalità e ora Simone lo sta portando avanti. La svolta importante un pochino a tutto l'ambiente l'ha data Conte. Un aneddoto? In tournée a Singapore, dopo 14 ore di viaggio, appena arrivati ci fece fare una 'sgambata' alle 18. Ci disse che serviva per il jet lag. Ho perso il conto di quanto corremmo quel pomeriggio, Pintus mi veniva a riprendere quando rallentavo. Spalletti? E' una persona piacevole ed è generoso. Capitava delle volte che uscissimo alcuni di noi a cena: lo chiamavamo e scherzando gli dicevamo di venire a pagare il conto, lui lo faceva davvero. Ha concetti, esperienza e sta dimostrando il suo valore col Napoli. Se continua così, merita sicuramente lo scudetto. Ha avuto vicende importanti da gestire come Totti e Icardi e lo hanno penalizzato".
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