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Ranocchia e Juan interisti sul serio ma non basta. Mancini ha dato l’input, vuole…

Alessandro De Felice

Evidentemente quella nerazzurra ha un peso specifico ben diverso da ogni altra maglia. Decisamente affascinante, ma allo stesso modo complicata, zeppa d’agguati. Una stoffa insidiosa, che mal combacia con deficit caratteriali, seppur...

Evidentemente quella nerazzurra ha un peso specifico ben diverso da ogni altra maglia. Decisamente affascinante, ma allo stesso modo complicata, zeppa d'agguati. Una stoffa insidiosa, che mal combacia con deficit caratteriali, seppur talvolta ben nascosti da buone prestazioni.Ne sanno qualcosa Andrea Ranocchia e Juan Jesus, all’Inter già da diverse stagioni (nonostante la giovane età), senza però aver ancora trovato il giusto feeling coi tifosi. Un fattore da sottolineare soprattutto di questi tempi, quando le affermazioni di ogni calciatore viaggiano ben spedite e tutte verso la stessa direzione. Siamo nell’epoca dei calciatori legati al profitto e non alla maglia, liberi professionisti alla ricerca del contratto migliore. Giusto o sbagliato che sia, ne abbiamo ormai già tutti preso atto, imparando ad accettare come “normali”, scelte che un giorno avremmo vissuto come tradimenti. I due centrali dell’Inter, invece, contrariamente a tanti altri colleghi, continuano a giurare fedeltà ai colori nerazzurri, ma ciò non basta a renderli diversi agli occhi dei propri supporters, troppo delusi da decine e decine di prestazioni prive d’audacia. Dichiarazioni affettuose, quindi, che non hanno fanno breccia nel cuore di nessuno. Probabilmente perché alle belle parole è mancato il seguito dei fatti e perché i due si sono resi spesso colpevoli solitari di errori costati troppo cari. E allora tutto da rifare, puntando molto probabilmente su altri difensori, magari meno affezionati, ma con i giusti mezzi per potersi permettere e meritare l’Inter. Perché nel 2015 e in momenti così delicati, non sono più sufficienti tweet carini e frasi ad effetto, per prendersi l’Inter - e soprattutto gli interisti - ci vuole sostanza. Se ne sarà accorto anche Mancini, che a Piero Ausilio continua a far capire di partire nella ricostruzione proprio dal reparto difensivo. Con Murillo già nerazzurro, adesso l’Inter punta anche Dragovic, centrale stimato dal tecnico jesino e che potrebbe aggiungersi al colombiano. La sensazione è che né Juan e né Ranocchia possano partire con l’idea di essere titolari nella squadra del futuro e proprio la loro esclusione potrebbe di fatto presentare il  nuovo piano di rilancio della squadra nerazzurra, attiva sul mercato per trovare in ogni reparto gente pronta e in grado di garantire un rendimento costante.