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Ranocchia lascia il calcio: “Nell’ultimo anno e mezzo non sentivo più niente”
Attraverso un post sui social, Andrea Ranocchia ha voluto spiegare il motivo del suo addio al Monza e al calcio giocato: "Ringrazio la mia famiglia, mia moglie Giulia, i miei figli, mi hanno dato supporto in tanti momenti, mi hanno dato tutto ciò che potevano darmi. Sarò riconoscente per sempre a loro, a tutti i miei amici, a tutti quelli che mi sono state vicino al di fuori del calcio. Sono veramente fortunato, dietro di me ho una squadra bella. L'ultimo anno e mezzo non è stato facilissimo, la passione per questo gioco è venuta sempre meno. Stava venendo meno anche a maggio quando ero ancora all'Inter, sentivo che c'era qualcosa che non mi tornava. Con la società, con il mister abbiamo deciso di separarci perché volevo nuovi stimoli e nuove passioni e nuove emozioni".
"Ho avuto la fortuna, e sono riconoscente, al Monza che mi ha dato una nuova opportunità, da Galliani a Berlusconi, che mi hanno dato fiducia offrendomi un ottimo contratto per mettermi di nuovo in gioco. Purtroppo, all'inizio le sensazioni non erano buone, è come se mi si fosse spento qualcosa. All'inizio non volevo accettarlo, la passione portata avanti 30 anni è sparita. Ho cercato di impegnarmi ma non c'era più niente dentro di me, mi sono fatto tante domande, c'è stato poi il brutto infortunio a Napoli che mi avrebbe tenuto lontano dal campo per mesi. E se non hai la passione per poter tornare, con la fiducia che mi ha dato il Monza, ho ritenuto giusto non prendere in giro nessuno, me in primis. O do il 100% o niente. Ho sentito Galliani e gli ho espresso il mio malessere e la mia decisione, non volevo andare avanti a prendere in giro nessuno, sarei stato il primo a pagarne le conseguenze. Per dare una mano alla squadra, devi stare bene e non riesco più a farlo, non ho più niente da dare. Galliani è stato un signore, ha capito il momento e ci siamo lasciati da amici"
"Adesso mi prendo il mio tempo per riprendermi, per tutte le emozioni di questi mesi e rimettere in sesto i miei pensieri per il futuro, non credo proprio che tornerò a giocare a calcio, non è nei miei pensieri e non è assolutamente quello che voglio. Mi prendo il tempo per godermi altre cose e poi deciderò il da farsi per il futuro. Questo è il mio pensiero, ci tenevo a comunicarlo. Ringrazio tutti per l'appoggio che mi avete dato, nei momenti belli e in quelli più difficili, ho vissuto emozioni indescrivibili, sono stato bravo e fortunato ad aver potuto viverle. Un abbraccio, non sono molto social ma ci vediamo in giro"
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