Cos'era l'Inter quando sei arrivato qui? "Una squadra internazionale, con storia centenaria e dove nello spogliatoio, in campo e a San Siro sono passate delle leggende mondiali. Quando ci pensi è sempre una forte sensazione. Arrivare all'Inter è stato un traguardo che sognavo e si è realizzato. A dicembre sarà il nono anno. Di soddisfazioni me ne sono trovate tante.
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Cos'è l'Inter oggi? "Devi darle tutto: se non riesci a darle tutto alla fine non le dai niente. Giorno per giorno, momenti difficilissimi. Devi dare tutto dentro e fuori dal campo con parole e gesti. Forse è questa la differenza. Se tu le dai tutto vieni ripagato, altrimenti fai fatica".
Cosa non sanno i tifosi di me? "Tante cose. Quello che voglio far sapere lo vedono tutti. Tanti pensano che sono introverso ma è l'opposto. Quando mi faccio vedere in giro nelle uscite non lo faccio notare. Sono bravo a nasconderlo".
Switch importante? "Quando sono tornato dall'Inghilterra. Quei 4 mesi fuori lontano da tutto mi sono serviti tantissimo. Sono tornato qui "ripulito". Un autolavaggio e sono tornato meglio di prima. Questa è la cosa più evidente, lo hanno percepito tutti."
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