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Andrea Ranocchia, difensore e idolo della tifoseria nerazzurra, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni del quotidiano piemontese ‘Tuttosport’, ha affrontato vari temi, tra cui quello del momento negativo dopo la vittoria contro la Juventus: “Dopo la vittoria di Torino c’è stato un calo fisico, ma penso sia normale: avevamo vinto tante partite di fila e, con il viaggio a Kazan per l’Europa League di mezzo, è diventato difficile recuperare. Appagamento? Ma de chè…? Non è che ci hanno dato un premio per aver battuto la Juve… L’appagamento viene dopo che hai vinto tanti trofei, non perché hai vinto una partita, seppur importante".
Questa prima parte di stagione, però, per il difensore azzurro, resta positiva: "Finora abbiamo fatto un buon campionato e, dovessimo continuare così, potremmo giocarcela fino alla fine: siamo davanti e io, questo campionato, punto a vincerlo. Ai punti volati via ci pensi, ma in un campionato è normale battere Juve e Fiorentina e magari perdere punti dopo perché peggiora la condizione fisica. In cosa dobbiamo migliorare? Nell'imporre il nostro gioco agli avversari. El Shaarawy in caso di scudetto taglia i capelli? Allora io mi faccio la cresta".
Dopo un’annata difficile, con Andrea Stramaccioni in panchina, Ranocchia è tornato a grandi livelli: “Come sono riuscito? Lavorando tanto. Al fianco di Samuel, anziché di Lucio? Mah, sono due giocatori molto diversi: “Wally” è riflessivo, ha senso della posizione e gioca “pensando”; Lucio, invece, è più istintivo, è molto più forte sull’uomo e, quando lo prende, lo segue fino alla sua area. Credo di aver imparato tanto da entrambi. Juan Jesus? Ha uno strapotere fisico nell’uno contro uno impressionante. Magari farà qualche errore di gioventù, ma, se continua così, avrà sicuramente un grandissimo futuro”.
Sul caso Sneijder, infine, il difensore nerazzurro aggiunge: “Dentro lo spogliatoio non sappiamo bene come sia la situazione e c’è il rischio che ogni cosa che viene detta si presti a strumentalizzazioni. Questa situazione deve essere risolta dalla società e da Sneijder, noi ne stiamo fuori e dobbiamo pensare solo a giocare”.
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