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Rapa a FcIn1908: “Sarà  un Pescara agguerrito. Il rinvio…”

Giovanni Montopoli

In vista dell’esordio in campionato che vedrà i nerazzurri impegnati allo stadio Adriatico di Pescara contro la formazione abruzzese abbiamo contattato Luciano Rapa, direttore di ForzaPescara.tv e collaboratore del Messaggero per le vicende...

In vista dell'esordio in campionato che vedrà i nerazzurri impegnati allo stadio Adriatico di Pescara contro la formazione abruzzese abbiamo contattato Luciano Rapa, direttore di ForzaPescara.tv e collaboratore del Messaggero per le vicende biancazzurre, per avere un quadro completo sui prossimi avversari della Benamata.

Ciao Luciano, vent’anni dopo in uno stadio Adriatico tutto esaurito torna di scena Pescara – Inter, che aria si respira nel capoluogo abruzzese per l’evento di domani sera?

"Naturalmente si respira grande entusiasmo e tanta curiosità. Dopo vent’anni la piazza biancazzurra è tornata dove voleva, cioè nella massima serie, in un palcoscenico prestigioso. La presenza dell’Inter, una squadra di livello mondiale, non fa altro che impreziosire accentuare ulteriormente questo entusiasmo".

Il Pescara, dal punto di vista tattico, è passato dall’avere in panchina una certezza come Zeman a una scommessa come Stroppa. Ti convince questa scelta?

"Inizialmente passare da un mostro sacro come il Boemo a un novizio con poca esperienza in panchina ha destato un po’ di perplessità. Scelta che ha in parte ha contribuito a smorzare un po’ l’entusiasmo della piazza. Si è respirato un certo scetticismo che lentamente è andato svanendo, lasciando il passo ad una piacevole sorpresa. Stroppa, nel suo primo periodo di lavoro, è riuscito a far cambiare opinione a tutto l’ambiente; un tecnico preparato, coerente, con idee chiare e soprattutto un grande lavoratore (addirittura maniacale per certi aspetti). Inoltre c’è da aggiungere che la scelta del tecnico è stata fatta dalla società che in pochi anni ha riportato la squadra dal purgatorio della Lega Pro alla massima serie, quindi c’è fiducia a prescindere per la scelta".

Veniamo alla gara, a cosa dovrà stare attenta l’Inter di Stramaccioni?

"Il Pescara è ancora un cantiere aperto, con giocatori arrivati scaglionati alla preparazione. Quello di domani sera non sarà il vero Pescara, che del resto è un incognita anche per noi che lo seguiamo quotidianamente. Però sicuramente i nerazzurri non dovranno sottovalutare la voglia di stupire dei ragazzi di Stroppa; questa potrebbe essere l’arma vincente. Sicuramente non sarà un Pescara rinunciatario, ma una squadra che scenderà in campo per dare il massimo".

Quale sarà la lettura tattica dell’incontro da parte di Stroppa? In che modo i biancazzurri potranno mettere in difficoltà l’Inter? 

"L’identità del Pescara di Stroppa non prescinde dal 4-3-3 con un centrocampo muscolare. La chiave di lettura vincente potrebbe essere un pressing alto sulla trequarti interista per disturbare la fase di costruzione del gioco andando a raddoppiare su Sneijder. In più credo che i biancazzurri cercheranno di sfruttare al meglio le corsie esterne".

Altro tema caldo: si era paventata la possibilità di giocare lunedi, ipotesi non raccolta dalla società biancazzurra giustificata con la difficoltà nel recuperare per in vista della seconda giornata di campionato (che il Pescara giocherà sabato contro il Torino). Come giudichi la scelta della società?

"Capisco che dall’ottica nerazzurra la scelta possa risultare – voglio usare un eufemismo - opinabile. In ottica pescarese del  il tempo di recuperare ci sarebbe stato anche se si è ad inizio stagione - e dunque con una condizione approssimativa-  ed una rosa non molto ampia. È chiaro però che ognuno guarda il proprio orticello; detto fuori dai denti, sarebbe stato un ulteriore vantaggio dato all’Inter che arriva comunque all’Adriatico da favorita anche con una gara sulle spalle".

Lo scorso anno il Pescara non è partito con i favori del pronostico eppure ha stravinto (convincendo) un campionato di Serie B di altissimo livello sfornando calciatori come Verratti, Insigne, Immobile su cui nessuno avrebbe scommesso. La situazione sembra analoga, tanti giovani calciatori, tutti di prospettiva, ma non proprio conosciuti. Dovessi farmi due nomi?

"Al momento sospendo il giudizio su Vukusic che non ho ancora visto. Ti faccio due nomi: Quintero e Bjarnason. Il primo ha dei numeri interessanti, una buona visione di gioco. Un calciatore che – per dirla alla Stoppa – “ruba l’occhio”. Il secondo nasce come trequartista puro e, quando impiegato in quella posizione, ha fatto vedere numeri pregevoli. Per entrambi però saranno fondamentali i tempi di ambientamento tattico, visto che in virtù del modulo scelto dal tecnico, dovranno essere “resettati” e impostati in altre zone".

Chiudiamo con la domanda di ritoi…dovessi fare un pronostico, come finirà domani l'incontro?

"Sai benissimo che a Pescara siamo molto scaramantici, la scorsa stagione non feci pronostici e andò bene, direi che mi ripeto…"