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Alvaro Recoba ha parlato a Calcio 2000, l'ex attaccante dell'Inter ha affrontato diversi temi, dall'addio al calcio all'Inter attuale. Queste le sue parole:
SEMPRE LO STESSO MORATTI - Il campo non mi manca affatto, onestamente non mi sentivo più come prima, nel corso dell’ultimo anno avevo meno voglia e quindi è stato giusto così. Ho incontrato Moratti e l’ho trovato molto più rilassato, almeno fino a quando non abbiamo iniziato a parlare di calcio. É sempre il primo tifoso dell’Inter, ma adesso non deve prendere alcune decisione e quindi le vive in maniera diversa. Poi quando il discorso si è spostato sul calcio ho rivisto il solito presidente, quello che ama il calcio alla follia. A lui devo tantissimo, ha sempre creduto in me ed è sempre stato al mio fianco anche quando le cose non andavano bene e le persone sostenevano che io fossi un peso per la società. Andiamo d’accordo perché abbiamo sempre avuto un rapporto sincero.
MENO QUALITA' - In Serie A c’è meno qualità rispetto ai miei tempi, c’è ancora più attenzione per i moduli tattici e meno per il talento e proprio da questo punto di vista vedo l’Italia indietro rispetto a Germania, Spagna e Inghilterra.Quest’Inter però è quadrata ed hanno intrapreso una strada giusta . Chi mi piace? Se pensiamo al talento dico Jovetic. Mentre in generale vado pazzo per Balotelli e Dybala.
TIRA, TIRA... - I miei gol? Non ci pensi, segui l’istinto. A volte c’è una voce che ti dice ‘tira, tira…’e io non facevo altro che ascoltarla. Mi sono tolto tante soddisfazioni, sia in campo che fuori. Ma il gol a cui sono più legato l’ho realizzato nel derby contro il Penarol. Una punizione, la gente è impazzita quando al 95’ ho segnato, c’erano persone che piangevano, un delirio. Non la dimenticherò mai.
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