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L'edizione odierna de La Repubblica aggiorna la situazione riguardante l'accordo tra Inter e China Railway Corporation: "L’Inter stringe i tempi per l’ingresso dei nuovi soci in arrivo da Pechino. La tabella di marcia è già stata fissata. Nelle prossime due settimane gli advisor finanziari (Lazard e Ubs) metteranno a punto i dettagli dell’accordo. Poi, con ogni probabilità già entro finemese, il 15% dei nerazzurri prenderà la via del Far East. A entrare nel capitale non sarà la China Railway ConstructionCorporation, ma un pool di finanzieri e investitori su cui per il momento c’è ancora il massimo riserbo.L'Inter sarebbe stata valutata nel corso delle trattative 550 milioni di euro (debiti esclusi). I partner orientali staccheranno così un primo assegno da 60 milioni circa per rilevare il 15%. Poi avrebbero il diritto di far crescere la loro quota più avanti fino al 35-40%. La maggioranza resterà saldamente nelle mani di Moratti.L’operazione-Cina regalerà ai nerazzurri qualcosa di più dell’originale maglietta rossa. La dirigenza del club ha deciso di stringere i tempi per la costruzione del nuovo stadio da 250 milioni e il know-how della China Railway – il sesto costruttore per dimensioni al mondo – dovrebbe consentire di inaugurarlo già entro il 2017. Dove? A San Donato, zona sud della città, ha lasciato intendere ieri il colosso di Pechino nel suo comunicato. La partita sarebbe in realtà ancora aperta. La dirigenza nerazzurra avrebbe avviato contatti anche con l’amministrazione comunale di Rho e con Palazzo Marino puntando sull’area Expo o in alternativa sull’ipotesi suggestiva di uno stadio cittadino nella zona Perrucchetti".
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