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Giorni caldi sul fronte mercato in casa Inter: i nerazzurri stanno stringendo per Diego Godin, difensore dell'Atletico Madrid e della Nazionale uruguayana, in scadenza di contratto a giugno, e nel frattempo non perdono di vista lo spinoso discorso legato al rinnovo di Mauro Icardi. Due operazioni che, se portate a termine, richiederanno un considerevole esborso economico, e l'ipotesi che la cessione di un big possa finanziarle non è da escludere.
La Repubblica fa il punto sul mercato interista: "A luglio l'Inter uscirà dal regime del settlement agreement, ossia delle sanzioni imposte dall'Uefa, ma non verrà meno la necessità di rispettare il pareggio di bilancio. Entro giugno il neo ad Beppe Marotta dovrà comunque produrre plusvalenze per una quarantina di milioni di euro. Ciò nonostante, le mosse della società dimostrano la voglia di non farsi limitare dai numeri: all'uruguaiano Diego Godin, obiettivo per la difesa a costo zero (lo scorso anno arrivarono così De Vrij e Asamoah) i nerazzurri hanno proposto 6 milioni di euro netti a stagione. Lui ne chiede 8 e la trattativa è viva, anche se non conclusa. Poi c'è la questione del rinnovo di Icardi, indispensabile visto che anche a Madrid, lato Real, sono interessati seriamente, non potendo più negare la sua crescita. Anche per lui la prima proposta di Marotta è stata di 6 milioni netti, ma la prospettiva più concreta è ancora una volta di chiudere a 8. Al lordo, si tratterebbe di operazioni (commissioni escluse) da oltre 30 milioni di euro annui. Ma per star dentro i termini imposti dall'Uefa, non è escluso che di fronte a una proposta suggestiva del Barcellona l'Inter possa pure decidere di sacrificare Skriniar, gioiello valutato più di 60 milioni di euro. In fondo, se davvero si concretizzasse la trattativa, Godin non arriverebbe certo a Milano per sedersi in panchina".
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