Icardi alla Juve e Dybala all'Inter è un affare che conviene a tutti. È quanto sostiene La Repubblica. Lo scambio di battute tra Paratici e Marotta ha creato una certa freddezza tra le due società "e la pace potrebbe essere presto celebrata in nome di un doppio affare che in questo momento sembra quasi obbligato: Icardi verso Torino, Dybala a Milano", si legge sul quotidiano. "Il centravanti argentino, che ieri ha compiuto 26 anni, dovrà sostenere stamattina le visite di controllo per uscire dall’impasse dell’infortunio al ginocchio iniziato dopo la perdita della fascia: appuntamento teoricamente di routine, ma carico di significato in questa fase. Le terapie personalizzate prima o poi dovranno finire. Il momento utile potrebbe essere l’allenamento di venerdì dopo la partita di Europa League con il Rapid Vienna, con vista sul doppio impegno esterno a Firenze e Cagliari. Ma non sarà facile ricomporre la frattura. Anche l’involuzione della Joya dopo l’arrivo di Ronaldo lo spinge verso la ricerca di nuovi lidi dove tornare protagonista, come impone l’ambizione di un calciatore al quale è stata affidata la maglia numero 10 della Juventus.
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Repubblica – Icardi in cambio di Dybala è un affare che conviene a tutti: le plusvalenze…
Sul quotidiano si parla di un possibile scambio tra Inter e Juventus
Lo scambio può obbedire a precisi incastri tattici. E sarebbe un affare economico per le due società. Con i due argentini classe ’ 93 valutati 100 milioni le plusvalenze incrociate sarebbero elevatissime. In questo momento Icardi, acquistato dall’Inter nel 2013 pagando 13 milioni alla Sampdoria, ha un valore di carico a bilancio pari a 2,5 milioni. Per Dybala, prelevato nel 2015 dalla Juventus con un investimento di 40 milioni, questa voce nel rendiconto bianconero è calcolata a quota 16,5 milioni. Da un punto di vista ambientale la Juventus, con il suo parterre di senatori in rosa, potrebbe essere il luogo giusto per far ripartire Icardi. E il mondo bianconero, più solido grazie ai recenti successi, avrebbe qualche chance in più di contenere l’esuberanza di Wanda Nara che, a sua volta, restando in Italia non avrebbe difficoltà logistiche a proseguire la carriera da opinionista tv e imprenditrice nella moda a Milano. Le tessere sono pronte. Resta solo da comporre il grande mosaico dell’affare che conviene a tutti".
(La Repubblica)
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