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Repubblica – Inter, se Conte fosse già ai ferri corti, se ne sarebbe andato. Adesso che deve…
In conferenza stampa Antonio Conte ha mostrato una certa insofferenza per un mercato che ancora non decolla, soprattutto in uscita. Secondo quanto riporta Repubblica, l'allenatore però non è ai ferri corti con la proprietà: "L’impaziente Conte ha fatto una bella scuola di pazienza, lui come tutti gli allenatori che sono passati dal Chelsea, alla corte di Abramovich, uno che con i tecnici che assume parla di rado e li ascolta ancora meno. Non che l’alunno Antonio in quella disciplina abbia spiccato: altri colleghi (Sarri per ultimo, ma persino il turbolento Mourinho) l’hanno presa meglio di lui, che ai Blues ha pure fatto causa (vincendola), ma intanto oggi è più tollerante verso le difficoltà di chi deve destreggiarsi tra desideri e parametri e difatti un minimo di adeguamento, rispetto alle estati più testarde, se lo sta concedendo. Se proprio fosse già ai ferri corti col suo spirito di sopportazione, se ne sarebbe già andato, come fece al secondo anno di Bari e al terzo di Juventus. Chi ne prese il posto (Ventura da una parte e Allegri dall’altra) fece però meglio di lui, cosicché anche quelle esperienze, che l’hanno fatto rodere, le ha messe da parte e gli stanno tornando buone adesso che deve sopportare con maggiore condiscendenza questo faticoso e soprattutto lentissimo processo di ricostruzione dell’Inter, che non per caso Marotta ha incardinato alla figura dell’allenatore, prima che dei giocatori. Non l’aveva mai fatto prima".
(Repubblica)
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