Ne ha parlato il Corriere dello Sport e lo ribadisce anche il quotidiano La Repubblica. Dopo la cessione da Elliott a RedBird del Milan ci sarebbero due grandi investitori internazionali pronti a mettere le mani sull'Inter. Si tratta di due gruppi: Investcorp, del Bahrain, e Ares Capital, un'holding americana. "Insieme avevano lanciato un piano d’acquisto del Milan, valutato intorno a 1,2 miliardi di euro. Formato da 800 milioni di euro più 400 di prestiti bancari", spiega il quotidiano. Ma alla fine i Singer hanno optato per la cessione a Cardinale.
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Repubblica – Investcorp e Ares puntano la Serie A: Inter nel mirino. Lo scenario
I due investitori però hanno gli occhi puntati sulla Serie A e per fascino del brand il club nerazzurro potrebbe essere un obiettivo. "L’ipotesi è emersa in coincidenza con il viaggio a New York di una delegazione dell’Inter, attesa, a fine maggio, al Gala della Serie A ospitato al Metropolitan Museum. A guidare il gruppo era stato il Ceo Alessandro Antonello, accompagnato da altri dirigenti tra cui Luca Danovaro, che si occupa dei ricavi del club, Barbara Biggi, direttrice Global Marketing & Partnership e un rappresentante di Goldman Sachs, tifoso interista. In quei giorni i dirigenti hanno partecipato al Gala e incontrato i membri di un club di tifosi a Little Italy. Non si sa se ci sono stati incontri nel cuore finanziario, ma testimoni raccontano che nel corso di uno degli eventi pubblici, un membro del gruppo, rispondendo a una domanda, avrebbe commentato: «Chi non compra il Milan, compra l’Inter»", racconta il quotidiano La Repubblica.
Al momento è arrivato un no comment da parte di Investcorp e anche Ares non ha commentato. Anche l'Inter, contattata tramite mail - sottolinea il giornalista autore dell'articolo - ha preferito non rispondere. Ma l'Italia resta comunque nel mirino degli investitori che stanno attenzionando anche altri club, dalla Samp al Napoli passando per la Fiorentina. L'Inter è ancora nelle mani degli Zhang e di Suning che ha un accordo di finanziamento con Oaktree che prevede interessi del 12% su un prestito di 292,12 milioni da restituire entro tre anni per non perdere il controllo della società.
(Fonte: La Repubblica)
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