E' continuo caos in Lega Calcio: l'obiettivo è portare a termine il campionato di Serie A, nonostante l'emergenza Coronavirus ancora non sia passata. In questi giorni i dirigenti di club e Federcalcio stanno ragionando sulle modalità per concludere la stagione e Repubblica ha lanciato due ipotesi davvero clamorose: "Dal Pino e De Siervo sperano di giocare le ultime 12 giornate, più recuperi, in giugno-luglio ma i problemi da superare sono infiniti. Il ragionamento (estremo) di qualche stakeholder del pallone è questo: "Se non facciamo finire questa annata, la prossima stagione non riparte di sicuro perché sarebbe bloccata da cause infinite in tribunale. Al limite chiudiamo in inverno e si torna in campo a gennaio del 2021 per la stagione successiva, fermandoci in estate per gli Europei". Certo, ci vorrebbe l'accordo con Fifa e Uefa: che fare con le Coppe europee? Con i giocatori che devono cambiare squadre? Contratti congelati, e se uno si fa male? Si sceglierebbe il calendario solare e non più sportivo, ipotesi che a Infantino, che ha promesso 2,5 miliardi di aiuti, non spiace affatto.
primo piano
Repubblica, ipotesi clamorosa per la Serie A: “Si gioca tutti a Roma in 45 giorni”. Lo scenario
Il quotidiano svela due ipotesi inaspettate per la conclusione del campionato
Lo scenario di Roma
Altro piano, anche questo estremo ma che raccoglie sempre più consensi: portare tutti i giocatori, di tutte le squadre, in ritiro-clausura a Roma per circa 45 giorni, farli allenare e giocare solo ed esclusivamente negli stadi della Capitale (i campi ci sono). Misure di sicurezza e sanitarie eccezionali, impianti a porte chiuse ovviamente, esclusi anche i giornalisti, test sierologici e mascherine per tutti (tranne i giocatori) quelli che entrano, e sono circa 300. Marcello Nicchi, capo degli arbitri, ha fatto notare inoltre ieri come si potrebbe disputare le ultime gare del campionato 19-20 senza Var: tutti i venti club dovrebbero però firmare una carta che sono d'accordo. Basta che uno che non firmi, si va dritti in tribunale e si blocca la stagione. Nicchi sostiene inoltre che gli arbitri sono ad alto rischio, ed ha perfettamente ragione: proprio per evitare viaggi e contatti a rischio, l'ideale sarebbe mettele in ritiro per un paio di mesi anche a loro a Roma, meglio a Tivoli, senza contatti con nessuno, famiglie incluse. Ma sarebbe possibile? La cosa più saggia, per tutti, è aspettare fine mese: poi si prenderà una decisione definitiva", conclude il quotidiano.
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