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Retroscena Zhang, debiti non pagati a Pechino: “Cosa c’è dietro il mancato accordo con Oaktree”

Marco Macca Redattore 
C'è una probabile spiegazione dietro il mancato accordo tra Oaktree e Steven Zhang e il fatto che Pimco si sia tirato indietro

C'è una probabile spiegazione dietro il mancato accordo tra Oaktree e Steven Zhang e il fatto che Pimco si sia tirato indietro. A parlarne è l'edizione odierna di Repubblica, che scava nei debiti non pagati dall'attuale proprietario dell'Inter nei confronti del governo cinese. Si legge sul quotidiano:

"Se non ha restituito i soldi a una banca controllata dallo Stato cinese, che speranza abbiamo che li renda a noi? Se lo sono domandato lo scorso febbraio, nel loro ufficio di Londra, i gestori di un grande fondo d’investimento, studiando la richiesta di finanziamento che gli advisor di Steven Zhang gli avevano fatto trovare sul tavolo. A metterli in allarme era il fatto che China Construction Bank, istituto di credito cui Zhang deve restituire 320 milioni di euro, ha controllo pubblico. Secondo MarketScreener, il 59.31% del capitale della banca è in mano a China Investment Corporation (CIC), fondo sovrano che gestisce riserve valutarie della Repubblica Popolare cinese, e che a fine 2023 amministrava asset per 1.350 miliardi di dollari. Questo spiega più di ogni bizantinismo contrattuale la ritrosia degli investitori istituzionali a concedere nuovo credito a Zhang (...)".

"La sentenza della corte suprema di Hong Kong che lo costringe a restituire i 320 milioni alla banca controllata dal fondo statale è del 16 settembre 2022. Dallo scorso marzo, per decisione della Corte d’Appello di Milano, ha valore anche in Italia. Questo consentirebbe all’istituto creditore di provare ad aggredire anche qui i beni di Zhang".

(Fonte: Repubblica)



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