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Sky – Inter, considerazioni di Conte hanno una base. Nel mirino c’è Leo e un record

Eva A. Provenzano

Messa da parte la questione scudetto dopo il pari con la Roma, questa può diventare ancora la miglior stagione degli ultimi nove anni

Antonio Conte ha mandato un messaggio preciso. Si è lamentato del calendario e non lo ha fatto senza motivo. Nella doppia trasferta tra Spal e Roma i nerazzurri hanno riposato solo tre giorni.All'Inter non è mai capitato, nel periodo post lockdown ovviamente, di riposare cinque giorni tra una gara e l'altra. Cinque volte ha giocato contro una squadra che aveva usufruito di un giorno in più di riposo e mai con uno in meno. Il calendario delle ultime settimane insomma è stato abbastanza impegnativo, sottolinea Matteo Barzaghi nel suo servizio su Skysport. In sostanza le parole dell'allenatore hanno una base, fondata sui numeri.

"Ma non basta questo a spiegare il pareggio con la Roma che non le permetterà di impensierire la Juve. L'Inter evidentemente non è ancora pronta per fare un ultimo salto di qualità, ma la crescita è evidente. Da migliorare sicuramente la capacità di dare lo strappo decisivo nei momenti topici. Su questo lavora Conte che interviene sui calendari a modo suo, per spingere più in alto tutti, squadra e società. Per dare uno scossone a modo suo", sottolinea l'inviato.

Ma c'è da analizzare anche gli aspetti positivi di questa stagione. Lukaku per esempio che è riuscito a segnare alla sua prima stagione in maglia interista 13 gol in trasferta. I punti in palio sono ancora tanti e possono comunque migliorare il voto finale della stagione interista. 76 è il record da inseguire, l'ultima volta che l'Inter ha fatto segnare alla casella score quei punti era il 2011, quando Leonardo era sulla panchina, poi in tutte le stagioni successive non si è riuscito a fare di meglio. "Tra investimenti, partenza a razzo, occasioni sprecate e polemiche, questa può diventare ancora la migliore stagione degli ultimi nove anni", conclude Barzaghi.

Magra consolazione per chi sognava lo scudetto,forse. Ma mai dimenticare da dove si arriva mentre si cammina verso la punta dell'Everest.

(Fonte: SS24)