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"Non è dato a sapersi se Camaño abbia deciso di spingere il piede sull’acceleratore perché ha dietro di sé una squadra (tutto fa pensare al Psg, dove l’agente gestisce pure gli interessi di Hakimi) oppure perché stia cercando di sondare fino a dove può arrivare un’Inter messa sotto pressione dall’idea di poter arrivare a una rottura col capitano. Inter che, come ha detto Marotta non più tardi di due giorni fa, fa comunque sempre affidamento sul senso di appartenenza dell’argentino, l’unico a questo punto che - facendo un passo indietro - può rimettere insieme tutti i cocci facilitando un rinnovo che si è via via fatto più complicato con il passare dei mesi. A voler guardare il bicchiere mezzo pieno in una giornata ricca di tensioni vanno annotate due cose positive: il dialogo è sempre aperto e le parti si rivedranno prestissimo, magari entro domani e senz’altro all’inizio della prossima settimana dopo l’assemblea dei soci che renderà operativa la gestione Oaktree. Vuol dire che non c’è l’intenzione o la volontà di rompere ma piuttosto di trovare una mediazione che possa accontentare tutti", aggiunge poi il quotidiano.
Da non escludere, poi, che la situazione possa rimanere così com'è fino a dicembre, con l'Inter che confida che sia proprio Lautaro a fare un passo indietro abbassando le pretese per il sì definitivo.
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