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"La valutazione unanime dei vertici del mondo sportivo e calcistico è stata quella di prediligere il rinvio piuttosto che giocare negli stadi vuoti, tenendo conto anche delle ripercussioni a livello di immagine sul nostro Paese e delle difficoltà nella programmazione di turni supplementari in un calendario mai come quest'anno denso di appuntamenti nazionali e internazionali".
«L’emergenza a seguito dei casi di Coronavirus in Italia ha costretto il Governo e le altre Autorita a prendere decisioni impopolari, ma necessarie. Decisioni che devono essere modulate e aggiornate in base all’andamento dei dati e ai consigli della comunità scientifica, mettendo al primo posto la salute dei cittadini e cercando, per quanto possibile, di limitare le conseguenze per tutti i cittadini.
In vista dei prossimi appuntamenti, la valutazione unanime dei vertici del mondo sportivo e calcistico è stata quella di prediligere il rinvio piuttosto che giocare negli stadi vuoti, tenendo conto anche delle ripercussioni a livello di immagine sul nostro Paese e delle difficoltà nella programmazione di turni supplementari in un calendario mai come quest’anno denso di appuntamenti nazionali e internazionali.
Decisione autonoma, che come Ministro competente ho accolto con favore. Ogni valutazione sulle ripercussioni a livello agonistico di questa decisione compete agli organi sportivi, non certo al Ministro dello Sport o al Governo».
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