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Intervistato dal collega Matteo Spaziante di Libero, Rolando ha parlato di questo inizio di stagione particolarmente positivo per lui ma non solo. Da Mazzarri a Thohir passando per CR7, tanti gli argomenti affrontati dall'ex Porto:
Rolando, quanto rammarico c’è per il pareggio di Bologna?
«Molto, potevamo avanzare in classifica».
A Napoli ha faticato, all’Inter è titolare. Cos’è cambiato?
«Quando sono arrivato in Italia ero fermo da sei mesi.Sono entrato in forma a marzo quando non c’era molto tempo, per questo ho giocato poco».
Cosa ha pensato quando ha saputo che Mazzarri la voleva all’Inter?
«Ero felice, questa è una grande società. Lo ringrazio di aver detto che mi ha voluto lui: è sempre importante quando un allenatore ha fiducia in te».
Lo vede cambiato rispetto alla scorsa stagione?
«No, lavora sempre per vincere. Qui tenta di far lo stesso di quanto fatto a Napoli ma ha bisogno di tempo, è il suo primo anno».
C’è un po’ di spirito di vendetta verso il Napoli?
«Non la penso così, la società mi ha aiutato e per questo la ringrazio. Non ho mai pensato alla vendetta ».
L’ambiente a Milano com’è?
«Oltre al freddo e al fatto che manchi il mare (ride, ndr), è molto tranquillo, si può lavorare bene senza troppa pressione».
Tra i compagni, chi l’ha impressionata di più?
«Palacio, dal vivo è anche più forte di quanto sembri in tv. Anche Alvarez, da mezzala sta facendo benissimo. Poi c’è il bambino,Kovacic, che è un fenomeno».
E Zanetti?
«Quando lo guardavo in tv tutti mi dicevano “è vecchio, gioca da tanto”, invece è come un ragazzino. Mi ha accolto benissimo, come un amico. È una grande persona».
Impressioni su Thohir?
«Anche se è stato poco qui, mi è piaciuto. Mi è sembrato una persona felice, uno che vuole sempre vincere e questa è una cosa molto importante».
Domenica per la prima volta sarà a San Siro. Avete pronto un regalo?
«Anche se fosse rimasto in Indonesia, il nostro regalo sarebbe stato una vittoria, è quello per cui lavoriamo».
C’è un giocatore che consiglierebbe?
«Ho tanti amici, se potessi porterei tutta la nazionale portoghese (ride, ndr)! Non vorrei però fare uno sgarbo a qualcuno».
Cosa manca per lo scudetto?
«Due cose: gli infortunati come Milito e Icardi e poi un po’ di tempo per comprendere il lavoro del mister».
Juan ha detto: «Non firmo per il terzo posto». È d’accordo?
«Io firmerei sempre per il primo posto, ma bisogna aspettare. Se rientrano gli infortunati e non succede nulla di clamoroso, possiamo fare qualcosa di importante».
Ci pensa ai Mondiali?
«Claro! È qualche tempo che non mi chiamano ma ho parlato con il ct. Per farcela devo fare bene qui all’Inter».
Il Pallone d’Oro lo vince Ronaldo?
«Questa è l’unica certezza che ho: ha fatto un anno fenomenale».
Gli consiglierebbe Milano?
«Claro, per giocare all’Inter. Credo che sia il numero 1 in assoluto».
È qui in prestito dal Porto. Ha già pensato al futuro?
«Non so cosa mangerò a pranzo, figurati cosa farò a giugno. Fino a fine stagione sono qui, poi...».
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