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A Roma predicano bene ma razzolano male: ecco come vennero accolti Dzeko e Mkhitaryan

Sabine Bertagna Vice direttore 

Tutto il calcio è paese, anche se spesso qualcuno se lo dimentica

Si avvicina il giorno di Inter-Roma anche se l'impressione è che questa partita si stia giocando già da settimane. Il motivo si chiama Romelu Lukaku. Si scrive ripensamento, "tradimento sportivo", voltafaccia e si legge fischi a San Siro. L'accoglienza normale che viene riservata a chi è stato amato, perdonato e riaccolto e che ha deciso di rompere per la seconda volta. Come in tutte le cose contano anche i modi e le promesse fatte. "Voglio vincere tutto con l'Inter", diceva Big Rom in una Londra invernale quando le cose con il Chelsea non stavano per nulla funzionando come se le era immaginate. Ma nel calcio, come nella vita, tutto torna. E pensare che domenica pomeriggio i suoi ex tifosi nerazzurri lo fischieranno non rientra in una dimensione di accoglienza particolarmente speciale o strana. Succede di continuo, anche a chi milita attualmente nell'Inter (vedi Calhanoglu e i suoi ex tifosi del Milan).

Predicare bene, razzolare male

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Il direttore del Corriere dello Sport ha dedicato una riflessione in questi giorni proprio a ciò che attende Lukaku a Milano. "Sul centravantone belga è stato detto e scritto di tutto. E a pochi giorni dalla partita dei malumori c’è chi continua ad annunciare proteste rumorose, un’accoglienza degna dei peggiori barabba", scrive Zazzaroni proseguendo con una certa preoccupazione per i fischi che verranno riservati a Big Rom a San Siro. Dimentica il Corriere dello Sport, che la stessa accoglienza fu riservata a due ex giocatori della Roma che decisero di trasferirsi ad Appiano Gentile, neanche troppo tempo fa.

"L'Olimpico non risparmia Edin Dzeko, dimenticando per novanta minuti il suo passato in giallorosso e il suo speciale score che lo ha portato a essere il terzo miglior marcatore della storia giallorosso. Roma-Inter è cominciata con i fischi assordanti per il centravanti bosniaco, passato la scorsa estate dalla capitale a Milano. Alla lettura delle formazioni la Curva Sud e gran parte dello stadio hanno riservato a Dzeko fischi assordanti, così come per tutta la partita fino al cambio avvenuto al 75' con gli applausi del bosniaco in risposta ai fischi assordati dello stadio", si legge senza accenno a condanna alcuna in un articolo pubblicato sul Corriere dello Sporti il 4 dicembre 2022.

Andò così anche per Mkhitaryan. "Si prospetta un match ad alta tensione, vibrante sin dalle prime battute. Se il buongiorno si vede dal mattino, è chiaro che anche sugli spalti si giocherà una fetta importante della contesa. La torcia giallorossa, calda come sempre, ha riservato un’accoglienza speciale a Mkhitaryan, subissandolo di fischi nel momento in cui è stata proiettata una sua intervista ad Inter Tv sui maxi schermi del Meazza. Fischi assordati per il grande ex, che ha scelto il progetto nerazzurro decidendo di non rinnovare il proprio contratto in scadenza con la Roma", scrivevano i siti vicini all'ambiente giallorosso ad ottobre di un anno fa. Anche in questa occasione non si leggono particolari condanne tra le righe per il comportamento dei tifosi. In casa Inter nessuno sta alimentando l'odio nei confronti di RomeluLukaku (ne ha parlato Tiago Pinto proprio ieri). Ma nessun moralismo, per carità. Di ex giocatori fischiati è pieno il mondo. Sarebbe sufficiente riconoscerlo a prescindere dalla maglia che questi giocatori - di volta in volta - hanno indossato.



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