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Rottura tra Uefa e EPFL: a rischio la riforma della Champions League?

Riccardo Fusato

Fulmine a ciel sereno sulla prossima Champions League

Fulmine a ciel sereno sulla prossima Champions League. Secondo quanto riportato da Calcio e Finanza l'assemblea generale dell’EPFL (l’associazione delle leghe professionistiche europee) ha deciso venerdì a Zurigo di mettere in discussione l’accordo quadro che la lega all’UEFA. La delibera è stata votata da 22 dei 23 paesi presenti e solo l’Italia si è distinta votando contro (mentre la Romania si è astenuta). Oggetto del contendere è la riforma della Champions League, che dal prossimo anno garantirebbe 4 posti sicuri nei gironi a Spagna, Germania, Inghilterra e Italia. Ovvio che, questa rottura possa mettere in discussione il tutto. Cosa accadrà ora? Gli interessi dei grandi club (prima ancora che delle grandi Leghe) sono noti da tempo (si è ricominciato a parlare di Superlega a gennaio dello scorso anno) così come quelli delle nazioni calcisticamente meno ricche, che contestano sia i posti nelle competizioni sia la ripartizione dei proventi televisivi. Si potrebbe arrivare ad una clamorosa scissione che porterebbe le grandi leghe ad organizzare una loro competizione d’Elite. Una cosa che ovviamente l’UEFA in primis non vuole (diventerebbe concorrente diretta della Champions League). Oppure si potrebbe arrivare ad un nulla di fatto tale da riconfermare le attuali forze in gioco.Un dato, quest’ultimo, che probabilmente accontenterebbe la gran parte dei Paesi che hanno votato per la ridiscussione dei termini. Ma allo stesso tempo una soluzione evidentemente contro l’interesse dei grandi club che rivendicano la possibilità di organizzare più partite tra di loro.

(Calcioefinanza.it)