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Rummenigge: “Fossi ancora al Bayern vorrei Lautaro. Scudetto? Spero vinca l’Inter. Oggi…”

Rummenigge: “Fossi ancora al Bayern vorrei Lautaro. Scudetto? Spero vinca l’Inter. Oggi…” - immagine 1

Una lunga intervista per raccontare la propria carriera, da calciatore e da dirigente. A tutto Karl-Heinz Rummenigge

Marco Macca

Una lunga intervista per raccontare la propria carriera, da calciatore e da dirigente. A tutto Karl-Heinz Rummenigge. L'ex attaccante dell'Inter e dirigente del Bayern Monaco, intervistato da Tuttosport (da cui ha ricevuto il Gonden Boy alla carriera), ha parlato anche di nerazzurro. Ecco le sue parole:

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 Se pensa a un colpo mancato negli anni da dirigente del Bayern?

«Quando Dybala era a Palermo, prima del passaggio alla Juventus, lo valutammo parecchio anche noi. È un talento formidabile, però alterna alti e bassi».

Se fosse ancora dirigente, quale giocatore sognerebbe per la sua squadra?

«Lautaro Martinez. È davvero forte, ma siccome il mio cuore è un po’ interista ho sempre cercato di non acquistare giocatori nerazzurri. Con il mio amico Marotta abbiamo fatto diverse operazioni ai tempi della Juve: Vidal, Coman...».

Il suo miglior affare è scontato: Lewandowski, ingaggiato addirittura a parametro zero dal Borussia Dortmund...

«È stata una operazione tanto complicata quanto importante per i successi del Bayern degli ultimi anni. Lewandowski è una garanzia, come Neuer in porta: sono i due uomini più responsabili dei trionfi del Bayern. Robert è come Cristiano Ronaldo, cura in maniera maniacale il proprio fisico. Quando un campione è serio e vive per il calcio, può giocare ad alto livello anche dopo i 32-33 anni. Non è più come una volta. Penso a Messi, Ronaldo… Ma anche a Bonucci e Chiellini, capaci di vincere l’Europeo con l’Italia quasi da soli».

Chi vincerà lo scudetto?

«Spero l’Inter, ma apprezzo molto anche il Napoli di Spalletti. Fossi nelle rivali, non sottovaluterei la Juventus: è partita male, ma risalirà».

 Dopo l’addio al Bayern di luglio, come è cambiata la sua vita?

«Sono nell’esecutivo Uefa, faccio un po’ il commentatore in televisione e ogni tanto vado allo stadio. Di sicuro aiuto molto di più mia moglie: abbiamo 6 nipoti. E poi ho più tempo per l’altra mia grande passione dopo il calcio: gli orologi».

(Fonte: Tuttosport)

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