Intervenuto ai microfoni di Tuttosport, Karl-Heinz Rummenigge, CEO del Bayern Monaco, ha parlato anche e soprattutto di mercato, avendo diverse questioni in sospeso con l'Inter.
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Rummenigge: “Perisic? C’è tempo, contatti con l’Inter”. Brozovic al Bayern? Risponde così
Le parole del CEO del Bayern Monaco
All’Inter l’allarme Conte è rientrato: se lo aspettava?
«L’Inter è arrivata seconda in campionato e in finale di Europa League. Ha fatto un passo in avanti importante rispetto alla stagione precedente. Come dice il mio amico Guardiola: “Vincere o perdere, dipende anche dal destino. Quello che conta è la qualità del gioco”. E l’Inter da questo punto di vista è cresciuta».
Riscatterete Perisic dall’Inter?
«Ivan ha fatto bene, con lui abbiamo alzato tre trofei. Non abbiamo ancora preso una decisione. Ai tempi del Coronavirus dobbiamo valutare bene come comportarci sul mercato: giocare senza spettatori è un problema per tutti i club. Per Perisic c’è tempo, sono in contatto col mio amico Marotta. Peccato solo non disputare la Supercoppa europea contro di loro: quello sì, sarebbe stato un sogno. La mia partita del cuore. Mi dispiace anche perché Siviglia-Inter è stata la finale più bella da quando esiste l’Europa League».
In Italia di parla anche di Brozovic per il Bayern…
«No comment».
Tolisso può arrivare in serie A?
«No, resta. È molto contento e vuole andare avanti con noi».
Alaba resta al Bayern?
«Speriamo di sì».
A bruciapelo: visto quanto sta succedendo a Barcellona, sta facendo un pensiero su Messi al Bayern?
«No!».
Perché?
Ma se non se lo può permettere il Bayern campione d’Europa, quale club può reggere un investimento del genere per Messi?
«Ai tempi del Covid non è facile per nessuna società. Un proprietario ricco, non basta. Deve essere ricchissimo».
Messi al Manchester City, al Psg o all’Inter: su quale club giocherebbe una pizza con un amico?
«Non bluffo, non lo so davvero. Per me sarebbe come giocare al vostro Lotto (risata). Ci sono pochissimi soldi in giro. È vero, il Chelsea ha speso già 250 milioni, però era reduce da due finestre di mercato senza colpi a causa della squalifica».
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