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"Ci sarà curiosità, quella sì. Ma più che per la scia ancora velenosa di Calciopoli, per la festa attesa a San Siro la notte del derby. Comunque la storia offre soluzioni immense di ricordi e link veramente signorili. Il Milan punito anch’esso nell’estate 2006, si ritrovò infatti a giocare la Champions, a vincerla e perfino a conquistare poi il Mondiale per Club. All’opportunità del primo derby dopo le vittorie rossonere, il nerazzurro Roberto Mancini inventò un elegantissimo “paseo d’onor” per Ancelotti e la squadra appena reduce dal trionfo mondiale. Un drone di applausi sorvolò San Siro e poi si giocò. A scapito della squadra appena laureata più forte in Europa e nel Mondo (il Milan) quel derby lo vinse quella più forte allora in Italia (l’Inter). Magari, chissà. Forse succederà quest’anno con la più morbida Europa League, per il Milan dalla risaputa tradizione internazionale? Tutto può essere".
"Non esistono certezze, quando il calcio è passione ed eleganza, tecnica e tattica. Anziché polemiche e veleni, pretesti e proteste. Che nessuno si senta offeso, allora, se Frattesi, dodicesimo uomo dell’Inter, diventa credibile come simbolo dello Scudetto numero 20° (19 sul campo più uno a tavolino). La sua è la storia di una (seconda) stellina che parte sempre dalla panchina. Applausi".
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