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Sarebbe servita una prestazione più intensa?
—«Non c’è dubbio. L’Inter di Simone Inzaghi, nelle ultime stagioni, è cresciuta parecchio, questo non va mai dimenticato. Adesso si tratta di completare l’opera per diventare protagonisti anche a livello europeo».
Come fare?
—«Bisogna aumentare le soluzioni offensive, non si può pensare di colpire gli avversari soltanto col contropiede. Io credo che Inzaghi sia un bravo allenatore e sono certo che cercherà di alzare l’asticella. Se i giocatori lo seguiranno, e non ho dubbi riguardo a questo aspetto, vedrete che l’Inter farà un notevole scatto in avanti: ha elementi di classe, con grande fisicità e ottima tecnica. C’è tutto, insomma, per fare bene».
Adesso la situazione si fa più complicata per i nerazzurri: troveranno sicuramente una big.
—«I rischi sono chiari e si chiamano Arsenal, Bayern Monaco, Real Madrid, Manchester City, forse Barcellona, se oggi si confermerà primo nel girone. Però sono sincero: l’Inter non deve avere paura di questi squadroni: ha le possibilità e le qualità per giocarsela contro chiunque, a patto che faccia quei miglioramenti in termini di gestione del pallone e di pressing. I nerazzurri hanno grandi giocatori, non scordiamocelo: Lautaro, Thuram, Calhanoglu, Barella sono campioni».
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