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Arrigo Sacchi, nel suo editoriale per la Gazzetta dello Sport, ha commentato la prima giornata di Champions, con le vittorie di Inter e Juve, il pareggio del Napoli e il ko preventivato della Roma contro il Real Madrid:
"Parte la Champions e invia questi messaggi alle nostre squadre: impressionante la Juventus, preoccupante la Roma, indecifrabile l’Inter, indeterminato il Napoli. Ma andiamo con ordine.
Gli juventini, penalizzati ingiustamente dall’espulsione del Fenomeno Ronaldo, reagiscono alla grande confermando qualità, determinazione, autostima e concretezza. I bianconeri, ben guidati da Allegri, sono un’armata poderosa ricca di risorse caratteriali, umane tecniche e fisiche. Ormai sono pronti per qualsiasi impresa. Un’intera squadra coesa verso l’obiettivo, con uno spirito di gruppo elevatissimo, dove tutti corrono, si sacrificano e lottano. Sono super motivati e concentrati, caratterialmente fortissimi, non regalano nulla, anzi sono di una concretezza spietata. Chi vorrà vincere la Champions se la dovrà vedere con questo gruppo di indomiti. Da sottolineare l’ottima prova di tutti e in particolare del giovane Bernardeschi.
La Roma di Di Francesco viene travolta dal Real Madrid, il risultato non dice completamente la distanza che oggi esiste tra le due contendenti. I giallorossi, a differenza dei bianconeri juventini, non dimostrano il medesimo valore professionale e caratteriale. Una squadra sbadata, con marcature blande e superficiali, con una collaborazione ridotta al minimo ed uno spirito di gruppo che deve ancora venire. Il povero Eusebio non sa da che parte voltarsi con un team così superficiale e «piccolo». Cercasi motivazione e professionisti che possano permettere al proprio allenatore di manifestare le sue grandi capacità. Ci si augura che ritornino ad essere un gruppo unito, buon lavoro.
L’Inter si fa dominare per 85’ dal Tottenham ma poi sfrutta gli errori degli sbadati inglesi per scatenarsi nel finale dopo lo splendido gol del killer Icardi e vincere la partita. I tifosi interisti, prima pronti a fischiare la possibile sconfitta e poi esaltati dalla vittoria nel finale, sperano che questo successo porti coraggio, idee e anche risultati. I nerazzurri sono un gruppo che fatica a pensare e muoversi congiuntamente, non c’è lo spirito giusto, così come la collaborazione e l’unità d’intenti ideale. Il problema per Spalletti è che vorrebbe dare idee e gioco ad un gruppo che attualmente non ha ancora una sufficiente interazione umana, psicologica e tattica.
Il Napoli di Carlo Ancelotti a Belgrado avrebbe meritato la vittoria ai punti contro la Stella Rossa, ma è mancato il colpo del k.o. Ancora una volta gli azzurri a livello mentale hanno dimostrato un’insufficienza di personalità e determinazione. Hanno giocato una buona partita, hanno creato occasioni, ma senza quella grinta e quel furore agonistico necessari per avere la meglio su un avversario duro. Nulla è perduto, ma la strada da percorrere resta sempre molto complicata, e per certe imprese, che diventano necessarie, occorrono più coraggio e carisma.
Un giudizio sulle altre big europee di Champions League: un Liverpool in gran forma sconfigge il Psg e lo fa grazie alle individualità, il vecchio Bayern Monaco riesce a vincere ma non a convincere, così come il Barcellona del poco movimento. Bene il Lione che vince con merito a casa di Guardiola: il Manchester City sembra faticare a ritrovare i ritmi e le motivazioni di qualche tempo fa. Da rivedere invece il Manchester United di Mourinho. Buona Champions a tutti!"
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