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San Siro, Sala: “Vogliamo tenere almeno una tra Inter e Milan. E proponiamo 3 soluzioni”

Matteo Pifferi Redattore 
Il Sindaco di Milano, Beppe Sala, ha parlato della questione stadio nel corso della commissione consiliare a Palazzo Marino

Ci sono tanti motivi di buon senso che ci dicono che l'idea di ristrutturare San Siro è l'opzione, anche se poi i conti bisogna farli anche con gli altri". Lo afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala durante la commissione consiliare a Palazzo Marino dove verrà illustrato lo studio per un possibile rifacimento dell'impianto. Per Sala, in questo studio "ci sono parecchie cose interessanti", ma "la cosa più importante è che i progettisti confermano che si possono fare i lavori senza chiudere lo stadio e questa- sottolinea il primo cittadino- è una questione dirimente".

Per il sindaco "ci sono ovviamente delle questioni da chiarire, ad esempio come fare per attrarre di nuovo i club. Il valore patrimoniale dell'impianto per i milanesi è di circa 100 milioni di euro e se queste sono le premesse, qualora ci fosse un interesse il Comune sarebbe aperto ad alcune soluzioni: realizzare noi i lavori, oppure partecipare ai lavori, ma la terza è la più sensata, ossia cedere in diritto di superficie lo stadio. Quest'ultima è la più interessante: per le squadre è importante patrimonializzare lo stadio, in secondo luogo si potrebbero accelerare i tempi", oltre che spalmare la patrimonializzazione da parte dei club su molto tempo. "Le squadre devono essere in condizione di rispondere entro settembre, presumo che dovremmo chiedere al Milan se intende lavorare con l'amministrazione di San Donato o con noi", aggiunge il sindaco.

Per il resto, sottolinea ancora Sala in commissione consiliare, "noi volevamo sostituire San Siro con un altro impianto ma, se il vincolo lo impedisce, a questo punto la strada maestra diventa quella della ristrutturazione. Perciò è importante valutare oggi i progetti, nella speranza di sollecitare l'interesse di entrambi i club, o una squadra sola". Detto questo, "da sindaco e da sindaco di città metropolitana non farò niente per oppormi a opzioni di nuovi stadi in comuni che non siano Milano, ciò non toglie che dobbiamo far di tutto perché le squadre rimangano in città".

Sala, poi, ha spiegato ancor più nel dettaglio la questione relativa al vincolo. “Salvo diversa decisione del Tar, il vincolo” sul secondo anello dello Stadio di San Siro “si può considerare una certezza e quindi noi lo diamo nel campo delle certezze, così come il fatto che il referendum non è ammissibile. Se il vincolo a questo punto impedisce” di abbattere San Siro e fare un altro impianto, “a questo punto la strada maestra per noi diventa la valorizzazione di San Siro. Per questo è importante valutare un progetto come questo, nella speranza che le squadre rinnovino l’interesse per San Siro”, ha detto il sindaco. E in questo caso, “Il Comune sarebbe aperto a tutte le soluzioni: prima ipotesi realizziamo noi i lavori; seconda che partecipiamo ai lavori in partnership con le squadre e poi c’è una terza che a noi sembra la più sensata: cedere in diritto di superficie lo stadio, a lunghissimo termine”.



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