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Sala: “San Siro per 90 anni costa 1 mln l’anno. Se vanno via vendo. Chiedo a Inter e Milan…”

Marco Macca Redattore 
Intervistato dal Corriere della Sera, Beppe Sala, sindaco di Milano, è tornato a parlare del tema del futuro di San Siro

Intervistato dal Corriere della Sera, Beppe Sala, sindaco di Milano, è tornato a parlare del tema del futuro di San Siro e della possibilità che Inter e Milan costruiscano un loro stadio fuori dal comune. Ecco le sue dichiarazioni::

"In questa lunga storia ci sono due fasi: la prima, quando le squadre vengono da me e dicono di volere uno stadio nuovo, mi mostrano mille progetti di uno stadio nuovo. Mi dicono che l'unica possibilità, perché lì c'è posto, è farlo nell'area di San Siro e, dunque, abbattere San Siro per fare un nuovo impianto. Questa fase è andata avanti fino a che, a un certo punto, e qui c'è stato il cambio di rotta delle squadre, hanno visto che San Siro veniva vincolato e di fatto, ormai, prendo atto che un vincolo c'è e rimarrà, e che con il referendum e l'opposizione di tanti cittadini era difficile farlo. Da lì, cominciano ad andare fuori Milano. Perché io insisto per San Siro? Non voglio fare i conti in tasca alle squadre, ma fare uno stadio nuovo, serio e importante, costa almeno 1 miliardo e 200 milioni. Dico loro: perché non considerate San Siro, che ha presenza e storicità? Visto che l'abbiamo a libro per 100 milioni con un diritto di superficie che potrei concedere per 90 anni, vorrebbe dire che dovrebbero darmi 1 milioni all'anno, per cifre sostanzialmente diverse".

"Quando si è riaperto il dibattito sulla ristrutturazione di San Siro, la mia casella postale è stata invasa da mail di gente che vorrebbe salvare San Siro. Detto ciò, è evidente che, se non si possono fare i lavori mentre si gioca, hanno ragione le squadre, che non possono stare tre anni senza stadio. Ma, se si può, il mio invito è rifletterci. Non è semplice oggi fare uno stadio in un territorio molto urbanizzato: ci sono opposizioni ambientaliste, difficoltà per la viabilità. E' legittimo che le squadre possano cercare la possibilità di trovare un altro stadio, anche perché si patrimonializzano. Da parte mia è doveroso difenderlo, anche perché, se loro vanno via, cosa faccio con San Siro? Dovrò trovare una soluzione e metterlo in vendita, sapendo che le squadre hanno garantito di restare fino al 30 giugno 2030, che è apparentemente un lunghissimo percorso, ma viste le complessità amministrative, lo è fino a un certo punto".

(Fonte: corriere.it)



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