Roberto Samaden negli studi di Inter Channel ha parlato della stagione die ragazzi della Primavera.
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Samaden: “Che emozione lo Scudetto! Ora obiettivo Supercoppa. I ragazzi e Vecchi…”
Roberto Samaden negli studi di Inter Channel ha parlato della stagione die ragazzi della Primavera.
Queste le sue parole: “Si è perso il conto della finali, ma la finale dello Scudetto Primavera è qualcosa di diverso, è difficile arrivare a giocarla, è il frutto del lavoro di una stagione, con tutto il rispetto per gli altri trofei che hanno un sapore particolare, lo Scudetto ha un valore diverso ed anche un’emozione diversa. Maledizione cinque anni? Il primo obiettivo è dare continuità al lavoro che stiamo facendo, non solo in Primavera. Tutti lavorano dietro per far sì che i ragazzi arrivino pronti ad un percorso nel calcio professionistico. Ci farebbe piacere non aspettare altri cinque anni, ma dobbiamo continuare a lavorare per i ragazzi per far sì che siano pronti al grande salto. A partire da tutte le partite della prossima stagione, non sarà banale affrontare un campionato con le migliori 16, cercheremo di sfatare questa tradizione. Lombardoni ha tenuto duro negli ultimi mesi nonostante qualche problema fisico, voleva arrivare alla fine. A tal proposito ringrazio lo staff medico anche della prima squadra, hanno sempre trattato i ragazzi della Primavera come fossero i campioni della prima squadra, la società dà un contributo dall’alto importante. Organico? Abbiamo un serbatoio ampio al di sotto della Primavera, lo dimostrano le altre squadre del settore giovanile dell'Inter. Se ci sarà l’opportunità per rinforzare l’organico con qualche giocatore che viene da fuori ben venga, ma abbiamo tanti giocatori forti comunque. Avversari di livello nel prossimo campionato? Ci stava lavorando la Lega da tempo, noi eravamo tra i club che spingevano più per questa riforma, l'obiettivo è far crescere i ragazzi, per questo abbiamo puntato su Stefano. Avremo dei ragazzi che potranno crescere in maniera ancora più veloce, affrontando avversari di livello. Allenarsi con la prima squadra? Dipende molto dal ragazzo, aiuta sicuramente perché allenarsi con i giocatori della prima squadra permette di guardare tutti i giorni quello che fanno e quindi di migliorare, ma ci vuole tanta testa, tanta mentalità e ritornando giù poi devono pensare che hanno fatto una gita premio e non è sempre così. Ringrazio Vecchi che è tornato ad allenare i ragazzi dopo la parentesi in prima squadra, così come Bernazzani e il suo staff che ha permesso alla Primavera di continuare ad allenarsi quando il mister è andato su. Approccio della squadra con nuovo campionato? La formula delle fasi finali deve ancora essere decisa, penso che non cambierà tanto da questo punto di vista, si era anche discusso di assegnare lo Scudetto alla prima in classifica, ma avrebbe fatto perdere il fascino a tante partite. Arrivare a giocarsi tutto in scontri diretti è motivo di crescita, anche perché si affrontano tensioni diverse. Berretti? Il lavoro è diverso rispetto a quello che si fa con la Primavera, spesso si pensa che uno scudetto Berretti non sia nulla di importante. Finale Scudetto? Abbiamo giocato in 12 queste partite, Bruno Arena ci ha seguiti con passione ed ha festeggiato con noi. I ragazzi lo hanno accolto come fosse uno di loro, queste cose rafforzano la dimensione umana e l'attenzione verso cose che non sono scontate. Ringrazio Bruno, tifoso da sempre, forse ci ha dato una spinta in più. Amichevole con la Roma? Se sarà possibile perché no, ma non so ancora se si troveranno le date. Supercoppa? È il trofeo che ci manca, dobbiamo sfatare questo mito, è il primo obiettivo, lavoreremo tutti i giorni e tutti insieme per portare soddisfazioni alla società e ai tifosi”.
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