- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
L'Inter e i giovani. Sono stati ospiti a SkySport24Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile interista e Ibra Mbaye, giocatore nerazzurro classe '94 che si divide tra la Primavera di Bernazzani e qualche comparsa tra le fila di Stramaccioni.
GIOVANI -Ci sono e non solo all'Inter. Da anni noi stiamo coltivando questo lavoro: solo quest'anno hanno esordito in otto in prima squadra, il problema è crescerli in maniera giusta, dargli la giusta opportunità.
COME SI FA -I genitori sono importanti per la crescita. La difficoltà è il passaggio dalle giovanili alla prima squadra e questo determina la difficoltà nell'emergere rispetto agli altri, il salto è troppo grande. Ed è un salto che richiede soprattutto preparazione di testa.
MBAYE - La sua caratteristica sta nella testa lavora con serietà ed umiltà e questa è una caratteristica che lo contraddistingue.
BALOTELLI -Credo che sia stato quello che ha fatto il salto nelle massima serie in maniera più veloce rispetto ai suoi coetanei.
CALDIROLA -E' arrivato a 7-8 anni ed è sempre stato capitano di tutte le formazioni e tutti gli allenatori hanno investito su di lui. Su di lui si sono pggiati tutti i suoi compagni, un punto di riferimento per tutti oltre alle sue riconosciute qualità tecniche.
DESTRO -Nel percorso della sua carriera da giovane ha avuto difficoltà come tutti, ma lui è un giocatore che segna tanto, segnava tanto già da piccolo. Ha il fisico di un certo tipo, ha avuto i suoi momenti, ma fin dall'inizio si capiva che aveva qualcosa di diverso. Ognuno a suo modo questi ragazzi si vedono le loro caratteristiche.
SECONDE SQUADRE - Se ci fosse una seconda squadra per questi ragazzi sarebbe semplice l'esordio in Serie A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA