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Samuel: “Brividi Mou, vinto anche per Moratti. Camp Nou: andò così. Il futuro…”

Il protagonista della puntata di questa sera di Inter Legends, trasmissione di Inter Channel, è Walter Samuel.Il difensore nerazzurro si è raccontato ai microfoni di Alessandro Villa, ripercorrendo la sua carriera calcistica e rivivendo le...

Simona Castellano

Il protagonista della puntata di questa sera di Inter Legends, trasmissione di Inter Channel, è Walter Samuel.Il difensore nerazzurro si è raccontato ai microfoni di Alessandro Villa, ripercorrendo la sua carriera calcistica e rivivendo le partite storiche con la maglia dell'Inter.Queste le sue parole:

FuturoHo dovuto presentare una tesi per il corso di base per allenatori. Allenare? Vedremo. Adesso voglio prima capire se giocherò un altro anno, dovunque sia, poi vedrò come mi trovo, ma mi piacerebbe allenare partendo dai più giovani.El locoMi ha insegnato tanto, a livello difensivo, non soltanto per quanto riguarda la marcatura. E' uno di quelli che mi ha insegnato di più. Guardava tutte le nostre partite, voleva migliorarci e credeva tantissimo nelle sue idee. ChitarraAvevo iniziato a suonare con Burdisso. El PatronAveva tanta esperienza, lui mi guidava, io ero ragazzo, avevo voglia, ma avevo bisogno di uno come lui. Lui era cattivo quando doveva esserlo, era forte di testa, mi ha insegnato tanto. RuggeriVedevo in lui un leader, una persona che voleva sempre vincere e non solo in Nazionale.MourinhoFoto con le manette? Fa morire. Lui contagiava tanto, incitava il pubblico, la squadra. Credo che anche noi a lui siamo rimasti nel cuore, parlare con lui ti mette ancora i brividi. Ce l'ha anche un po' detto, rimarremo sempre in contatto anche se non ci vedremo più. Quello che è successo è stato speciale anche per lui.MorattiMio estimatore? Dovete chiederlo a lui. Il presidente è stato importante. Qualcuno di noi ha provato sempre ad aiutare l'Inter anche per lui. Anche se adesso sta meno in società per noi continua ad essere importante.BurdissoCi siamo incontrati al Boca, poi ci siamo ritrovati qui. Quando finiremo di giocare continueremo a frequentarci. Anche le nostre famiglie si trovano bene insieme. E' impossibile essere tutti amici in una squadra, però in campo bisogna stare tutti insieme. Il calcio è così. L'allenatore deve provare a far stare tutti uniti.Città nataleE' piccola, mi piace tanto, è tranquilla, molto più delle città grandi.Gol al derbyNon avevo mai segnato al derby, è stata una bella emozione. E' una sensazione unica. Contro la Lazio avevo segnato, ma con l'Inter non mi era mai capitato di fare gol al derby.Gli arbitri all'inizio della partita non danno mai il giallo, ne approfitti?Cerco sicuramente come difensore di essere un po' aggressivo, di non lasciare spazio, però non per ottenere un vantaggio

Derby 4-2Forse abbiamo esagerato noi giocatori, ma non c'era il rigore di Julio, non ce l'avevo con Robinho.

2010 - InfortunioRicordo di essere arrivato nello spogliatoio, pensavo a quello che dovevo fare, la fisioterapia... Il recupero fortunatamente è stato più veloce del primo infortunio, anche se era più grave. Ho sempre ringraziato il chirurgo perché ha grande responsabilità. Rientro al San Paolo? Non sai mai come ti troverai in campo, è tanto che non giochi... sicuramente ero emozionato.NazionaleC'erano giocatori del campionato argentino, non ce n'erano che giocavano in Europa. Sono orgoglioso di aver giocato tante partite, anche se sono dispiaciuto perché non ho vinto niente di importante con quella maglia. 2007 non convocato? Mi è dispiaciuto non giocare, ero nell'età giusta. Chance nel 2010? E' una spina quella della Nazionale, volevo vincere qualcosa, però i Mondiali sono unici, è bello e spero che chi vada si goda l'esperienza ma provi anche a vincere. Finale di ChampionsIl mister ha tranquillizzato la squadra, ha preparato la partita. E' normale che uno vuole vincere, ma in quel momento avevamo un pensiero, sapevamo cosa dovevamo fare. Dovevamo essere positivi e pensare a portare a casa la coppa.Barcellona - Ibrahimovic e semifinaleNoi con Ibra non ce l'avevamo, lui ha aiutato tanto qui all'Inter. Qualche cosa non ci ha favorito. Motta è stato espulso, è stato difficile reggere tanti minuti con l'uomo in meno. Avevamo tutti la stessa idea: difendere come avevamo difeso. Tutti avevamo il sogno di andare a Madrid, anche Mourinho. Ognuno di noi doveva pensare di voler andare a Madrid. Gazzetta 8,5? Non so se è stata la più bella, forse ho avuto un voto così alto perché noi difensori abbiamo difeso tanto, mi sono sentito bene, forse più della finale, è stata una bella partita.

Chelsea - Marcare DrogbaA me toccava marcarlo in area sulle palle ferme. Qualsiasi palla sbagli può farti gol. Lui è andato anche in contrasto con Lucio, ma Lucio ha fatto una bellissima partita.Anno Triplete - Campionato. Mou ti sposta centravanti contro il SienaHo avuto un po' di culo (ride, ndr), come ha detto Mou, a trovarmi lì in quel momento. Non ho pensato all'esultanza, è un gesto istintivo, viene così, la gente immagino apprezzi proprio perché è istintivo. Anno Triplete - ChampionsLa Champions è difficile. Nei gironi ci è toccato il Barça. Aver pareggiato in casa anche giocando bene ci ha dato fiducia, poi si fa fatica, è normale, perché le squadre in champions giocano un bel calcio.Inter di MouAndavamo molto bene, quando giocavamo fuori casa ci rispettavano. Sono tornato, abbiamo vinto lo scudetto e per me è stato molto gratificante.

Arriva Mourinho

Mi sentivo pronto da un mese, dopo il recupero dall'infortunio, ma Mourinho ha aspettato il momento giusto. Mi ha provato in settimana, ho giocato 90 minuti e poi mi ha detto che avrei giocato di domenica, contro l'Udinese. Abbiamo vinto. Quasi non ho dormito la notte precedente, ho dormito pochissimo, non sapevo bene come stavo, una cosa è l'allenamento, una cosa è la partita. Poi iniziata la partita ce l'ho fatta. Quando sei tanto fermo dopo hai tanta voglia di giocare, l'infortunio mi ha allungato la carriera, quello (sorride, ndr).Seconda metà 2007 la squadra non prende gol, poi ti fai male in una giocata contro KakàE' stata dura per la sensazione provata, sapevo che qualcosa era successo, ho continuato a correre. Ho sentito rumore dopo la prima finta di Kakà. E' stato brutto, ma non ci penso più di tanto. Mi dispiace perché se non ci si infortuna si può giocare più tempo. Mi dispiaceva non esserci, è bruttissimo vedere le partite da casa o andare allo stadio tante volte solo a vedere i compagni e non poter dare una mano.97 punti Inter di Mancini. Anno difficile per te, non giocavi sempre.Mi è servito come esperienza, è stato un po' brutto non giocare sempre, ma Materazzi stava facendo benissimo. Ho pensato più al gruppo che a me stesso, ogni volta che venivo chiamato in causa dovevo essere pronto. E' stata un'esperienza comunque anche se non ho giocato tutte le partite. ogni volta che ho giocato ho avuto un po' la fortuna di far gol. Ero più giovane.Tre partite in tribuna, prima partita in campionato gol contro il ChievoHo portato un po' do fortuna. Figo mi ha fatto il cross e io l'ho messa dentro.Prima partita ufficiale, Supercoppa contro la Juve. Ti squalificano per 3 giornateE' stata bella la partita, abbiamo vinto, era un trofeo. Io sono entrato al posto di Materazzi ed ho fatto un brutto gesto però hanno esagerato, Nedved mi ha dato una gomitata, mi ero innervosito, è stato brutto essere squalificato appena arrivato, poi però ho cominciato a giocare.Figo e SolariOgnuno ha fatto la sua strada, avevamo età diverse. Fa parte del mestiere, a me è andata bene ma anche a Figo e Solari. Figo ha lasciato un bel ricordo, Santiago magari non ha giocato molto.Arriva l'Inter. Conferenza vicino a FacchettiQuando ho fatto la presentazione è stato accanto a me. Per me è stato un piacere partire con una persona che ha fatto la storia.Critiche dei giornalisti?E' normale, fanno il loro lavoro. Un giornalista era un po' arrabbiato con me, ma fa parte del calcio, è normale che critichino. Di più al Real Madrid credo.Grandi nomi al RealMetterli tutti insieme non è facile, ma facevano la differenza. E' stato un anno difficile, dopo due giornate è andato via un allenatore. Arriva il Real MadridNon so se è stata la miglior scelta, adesso lo dico col senno di poi. Come gioco io non so se ero adatto al campionato spagnolo, ma mi incuriosiva, è stata un'esperienza difficile ma che volevo provare, la rifarei. La Roma aveva bisogno di vendere e io ho scelto di andare lì perché mi piaceva.Annia a Roma...Tre anni lì sono stato vicino a poter vincere, il quarto invece non abbiamo fatto bene. SI poteva vincere almeno un altro scudetto ancora, avevamo una bella squadra.Scudetto a Roma. C'era pressione...Ci hanno contestato subito, a settembre, perché avevamo perso la Coppa Italia con l'Atalanta. Sensi aveva fatto un grande sforzo per portare me e altri. La piazza si aspettava grandi cose. Abbiamo iniziato con il Bologna in campionato. Capello è stato sincero ma ci ha caricato, la squadra ha risposto subito. Mi sono goduto poco la festa, ero giovane, non ero molto cosciente di quello che avevamo realizzato. La città era colorata, ma due giorni dopo sono partito con la mia famiglia per l'Argentina. Se mi succedesse di nuovo rimarrei un po' di più.

Amicizia con BurdissoE' iniziata la nostra amicizia al Boca, anche se è arrivato dopo di me.Arriva la RomaSi è comportata benissimo, io nemmeno pensavo di venire in Europa, stavo bene al Boca, ero contento, mi volevano bene. Forse ero un po' pazzo perché giovane. Poi quando è arrivata la Roma ci ho pensato bene, era una buona idea anche per la mia famiglia, anche economicamente, uno poi ci pensa, ho fatto una scelta di vita. Mi hanno lasciato vincere la Copa Libertadores.

Hai iniziato in attaccoPoi mi hanno mandato subito indietro (ride, ndr)

Copa Libertadores. Su calcio d'angolo di Riquelme gol di SamuelE' difficile spiegarlo, dopo non ho mai fatto un gol così, doveva capitarmi. Ero lontano quando ho colpito, sono esploso quando ho fatto gol. C'erano tanti tifosi degli avversari e solo un centinaio del Boca. Mi sono lasciato andare, lo stadio si era ammutolito. E' stata istintiva l'esultanza, mi è venuta così.Non so se la sentivamo, era un gruppo nuovo. Era da tanto che non si vinceva anche se la gente non metteva pressione. Avevamo fatto un ottimo risultato in caso, non potevamo perdere, sarebbe stato un macello. Finale? Sono tifoso del Boca e per me era molto speciale. Eravamo giovani e siamo riusciti in una bella impresa. 

La mia storia qui è molto importante, ho raggiunto trofei difficilissimi da raggiungere, come la Champions, per me quasi irraggiungibile. Per me è quindi un orgoglio essere all'Inter