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"Qualora la strada sia percorribile, il vincolo voluto dagli stessi club è quello di acquistare il Meazza o acquisire il diritto di superficie per 90 anni con la possibilità di sviluppare diritti volumetrici nell’area antistante lo stadio. Se da una parte le squadre hanno detto sì allo studio di fattibilità, dall’altra hanno ribadito che il loro piano A è San Donato per i rossoneri e Rozzano per i nerazzurri. C’è scetticismo sul fatto che i lavori possano essere realizzati d’estate visto il numero di concerti che ospita il Meazza a giugno e luglio, così come è complicato far convivere i cantieri con la cerimonia di apertura dei Giochi invernali del 2026. Inoltre i club hanno chiesto garanzie che si possa giocare anche in presenza dei lavori senza limitare troppo la capienza. L’altro lato della medaglia sono i grandi costi per uno stadio fatto in solitaria, gli incassi relativi, l’iter burocratico, i problemi di viabilità", aggiunge il quotidiano.
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