"L’Inter dovrebbe andare nel comune di Rozzano, la cui esclusiva sull’area scadrà a fine aprile. Saranno costruiti due impianti da settantamila posti dotati di ogni comfort: alberghi, ristoranti, musei, negozi. Il tema sui tavoli delle milanesi è la viabilità, in quanto in entrambe le zone dovranno essere fatti interventi legati al traffico. Paolo Scaroni, presidente rossonero, comunque, ha ipotizzato l’inaugurazione dello stadio del Milan per l’annata 2028-29, con la prima pietra posta entro la fine del 2024. «Vogliamo costruire l’impianto più bello del mondo», ha detto gonfiando il petto. Probabile che i tempi si allunghino al 2030. Il progetto del Milan è affidato a “Manica”, quello nerazzurro a “Populous”. Entrambi gli studi stanno analizzando i dettagli per regalare ai tifosi la casa dei sogni. Anche l’Inter vorrebbe aprire l’impianto nel 2028-29".
"San Siro resiste. Il vincolo sul secondo anello lo protegge dall’abbattimento, ma è chiaro che Sala, speranzoso di un’inversione a U almeno da parte dei nerazzurri, dovrà comunque iniziare a pensare a un Meazza senza le due regine del pallone. A fine gennaio in Comune è stato presentato il piano di ristrutturazione dello stadio elaborato dallo studio Arco Associati. Il capo progetto è l’architetto Giulio Fenyves. Diverse le curiosità previste, come ad esempio lo stadio illuminato a seconda dei colori della squadra di casa o il cambio dei seggiolini. Il progetto prevede anche la costruzione di un quarto anello, posto in corrispondenza della parte superiore dell’attuale primo anello. Ora come ora la speranza riguarda soltanto l’Inter, a cui Sala non smetterà di tendere la mano. I vertici nerazzurri, comunque fermi sull’idea di Rozzano, osservano l’evoluzione dello scenario", scrive La Gazzetta dello Sport.
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