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Inter, a Conte servono tutti. Con Sanchez bastone e carota: dai rimproveri all’occhiolino

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Il giocatore cileno è stato decisivo con il Parma, aveva segnato contro il Genoa e l'allenatore ora conta su di lui

Eva A. Provenzano

823 minuti giocati. Un stagione fa ne ha totalizzati, in Serie A, 918. In totale nella stagione scorsaAlexis Sanchez aveva segnato quattro gol. Ne ha segnati cinque in quella attuale. Ed è arrivato a cinque assist. Nove erano stati in totale nella scorsa stagione.

Il giocatore cileno non è riuscito subito a dare la sua impronta all'Inter. Un infortunio lo ha messo ko a settembre 2019. La caviglia lo ha torturato fino a gennaio-febbraio del 2020. Poi il campionato era stato fermato a causa del coronavirus. Alla ripresa i numeri dell'attaccante cileno erano assolutamente migliorati e nell'ultima parte della stagione l'allenatore nerazzurro aveva puntato su di lui. Anche quest'anno la forma fisica non era al massimo, ma Conte lo ha aspettato. Al varco. Con bastone e carota.

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Una bordata

Perché solo un mese fa, dopo la partita con la Sampdoria, gli aveva rifilato una bastonata non da poco: "Anche lui deve essere più cattivo sotto porta. I numeri sono impietosi e per gli attaccanti parlano i numeri. I numeri devono essere più importanti per quello che riguarda Sanchez", aveva detto il mister senza giri di parole. E lo aveva rispedito in panchina con la Roma.

Qualcosa è cambiato

Da allora ha giocato 214 minuti. Ha inciso con due assist e tre gol (uno al Genoa, in 14 minuti giocati e due col Parma). E si è meritato i complimenti di Conte per la reazione e per come si è occupato della sua condizione fisica. Una condizione sulla quale ha lavorato lo staff tecnico nerazzurro. Il mister lo aveva detto alla vigilia della sfida contro i ducali: "Ha sicuramente la miglior condizione da quando è all'Inter". 

La doppietta messa a segno dal cileno gli ha dato ragione: "Ho parlato ieri di Sanchez, non devo parlarne oggi che ha fatto due gol. Ho detto che ora è in una situazione psico-fisica che non aveva mai avuto. Bravo lui a lavorare, bravi noi ad avere tanta pazienza. Alexis sa bene che su certi livelli c'è arrivato con il lavoro. Ha davanti Lautaro e Lukaku e loro sanno che dietro c'è Sanchez", ha ribadito. L'attaccante, poco prima aveva detto di sentirsi un leone in gabbia perché giocare è essenziale per lui, per rendere al meglio. Ha anche sostenuto la squadra sottolineando che è stato fatto un gran lavoro da quando è arrivata la sconfitta nella finale di Europa League. Ha parlato della sua esperienza, della sua forma, si è detto pronto e presente.

E Conte ad avere tutti a disposizione gongola. L'abbondanza in avanti è una condizione favorevole per l'allenatore. "Meglio avere questi problemi - ha sottolineato - tempo fa dovevo farmi la croce e sperare che nessuno si facesse male". Ora spera che tutti siano al massimo, perché per arrivare fino in fondo là davanti c'è bisogno di tutti.

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