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Il terzino dell'Inter Davide Santon si è sottoposto alle domande dei tifosi, spaziando dalla sua famiglia al suo futuro. Il difensore italiano è appena rientrato dopo il lungo infortunio che ha minato il suo fisico e la sua sicurezza, ma è sicuro di poter tornare ai livelli che aveva mostrato nella sua incredibile stagione di esordio. Ecco le domande più interessanti dell'intervista:
Non sarebbe meglio per Davide Santon giocare a destra e farlo da subito, al posto di Maicon che non è al meglio e sembra triste?"No, non è così. Non è triste. Come per tutti i giocatori ci sono dei momenti più belli e dei momenti più brutti. Magari in questo periodo Maicon non è in uno di quei momenti in cui si è super in forma, ma penso che sia un grande giocatore e quello che ha dimostrato l'anno scorso lo testimonia. Per quanto riguarda me, io ovviamente ho voglia di giocare, sia a destra che a sinistra, non importa dove, non fa differenza, l'importante è giocare. L'anno scorso ho sofferto tanto, non solo per l'infortunio, ma anche durante il recupero: vedere i miei compagni che si allenavano e non poterlo fare non è stato facile, volevo dare il mio contributo e non potevo. Quindi, ora che mi sento bene, ho voglia di dimostrare quello di cui sono capace e ho voglia di fare ancora di più, sempre di più. L'anno scorso ho giocato poco, poi abbiamo vinto tutti insieme chiaro, però è lo stesso un dispiacere aver potuto dare poco il mio contributo. Quando l'anno scorso abbiamo vinto, e quando - sicuramente - vinceremo in futuro, ovviamente lo faremo tutti insieme".
Santon si sentirebbe pronto per giocare al posto di Cristian Chivu?"Io ho voglia di giocare, ma non mi piace questa cosa del giocare al posto di uno o di un altro. Io cerco solo di fare del mio meglio, di impegnarmi in allenamento, e poi sarà Rafael Benitez a decidere".
I tifosi aspettano Santon fiduciosi, potrà tornare presto quello che non faceva prendere la palla a un certo Cristiano Ronaldo?"Ricordo bene quella gara, era il mio esordio in Champions League, e contro c'era Cristiano Ronaldo. A pensarci ora, non potrei più essere tranquillo come lo ero stato: mi ricordo che nel viaggio da Appiano Gentile allo stadio avevo addirittura dormito... incredibile... (sorride, ndr). Adesso non saprei essere così tranquillo".
Santon e Balotelli sono ancora in contatto, visto che sono sempre stati molto uniti"?"A dire la verità è un po' che non ci sentiamo, però come ero amico suo prima lo sono anche adesso. Se dovesse venire a Milano ci vedremmo e ci saluteremmo sicuramente, anche se non ci sentiamo spesso siamo sempre amici. Cosa ho pensato quando ha deciso di andare a Manchester? Non so, di solito quando un giocatore lascia una squadra è perché non vuole stare in una squadra o non si trova più bene, comunque a lui il calcio straniero è sempre piaciuto. Comunque posso solo dire che se lui ha deciso di andare, gli posso augurare di fare bene".
Qual è il suo ruolopreferito in campo?"Diciamo che preferirei giocare avanti, o per lo meno come terzino che punta in avanti, mentre quando ho avuto la possibilità di giocare - essendoci Maicon dall'altra parte che spinge molto - io magari sono stato costretto a tenere più la posizione dietro. Però diciamo che mi piacerebbe giocare più avanti, anche se come terzino mi trovo bene lo stesso".
Come si fa a dosare la giusta grinta nel ruolo del terzino?"Devo dire che io non sono uno tanto cattivo, comunque ci sono certe partite che ti fanno innervosire e quindi la grinta ce l'hai per tutta la gara. A volte invece la grinta svanisce durante la partita e allora devi sempre cercare di essere concentrato al massimo, di aggredire il tuo avversario quando ha la palla. Mai abbassare la soglia di attenzione".
Quando arriverà il primo gol in serie A, visto che nelle giovanili il vizio del gol a Santon non è mai mancato?"Nel periodo delle giovanili effettivamente di gol ne ho fatti abbastanza. Quando ero negli Allievi ne ho fatti due al Milan, in un derby molto particolare per me: c'era tantissima gente a vedere la gara, c'erano i miei genitori, e quando finì la partita vidi mio padre che piangeva, per me fu un'emozione. Poi c'era tanta gente a vederci, veniva spesso anche Ernesto Paolillo. Poi poco dopo feci il salto in Primavera, giocando le fasi finali dello scudetto, e poi l'anno dopo andai in ritiro con la prima squadra. Comunque speriamo di segnare al più presto, il primo anno ci sono andato vicino quando ho esordito, poi la scorsa stagione invece è stata un po' difficile, e adesso speriamo che ritrovando un po' di spazio arrivi questo gol che cerco da un po' di tempo".
Benitez ha spiegato a Davide perché da quando è tornato disponibile è stato utilizzato così poco? C'è la possibilità di uno spostamento a centrocampo?"Bisogna andare per gradi, dimostrare piano piano di avere spinta, di aver gamba, e poi si vedrà. Io cerco di fare del mio meglio, di saltare l'uomo, in alcune gare è difficile perché c'è da soffrire, però nella mia testa c'è sempre l'obiettivo di puntare l'uomo e saltarlo, altrimenti non mi sento contento".
Che cosa ha provato nel giorno in cui ha firmato il contratto con l'Inter?"È stato un giorno importantissimo, perché dopo aver fatto dei sacrifici era una cosa importantissima per me. La cosa più importante, comunque, resta la felicità di giocare a calcio: devi sempre avere voglia e non mollare mai, anche se magari raggiungi dei traguardi economici".
Viviano, Santon, Ranocchia: la nazionale sarà presto composta da questi giocatori nerazzurri?"Io ci credo, ci spero, darò il massimo per andare in nazionale. Adesso, però, penso all'Inter, a fare bene con il mio club".
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