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Sarà Champions più ricca ma i cinesi potrebbero cancellare i tornei nazionali

E' scontro tra UEFA e EPFL per la Champions del 2018. I cinesi di Wanda spensano alla World Super League per i prossimi anni

Francesco Parrone

Dal 2018 sarà una Champions League, con più grandi club protagonisti e uno sdoppiamento degli orari: il martedì e il mercoledì partite sia alle 19 sia alle 21, come succede già in Europa League. Nella fase a gironi, ci saranno dunque meno incontri in contemporanea e una buona notizia per le tv che non a caso sono pronte e pagare ancora di più i diritti. A sorridere però - secondo quanto riferisce il Corriere dello Sport -  sono anche i club, soprattutto i grandi, perché solo il 15% della torta complessiva dei ricavi (si avvicineranno ai 3 miliardi rispetto ai 2,3 dell’attuale triennio) sarà divisa in base al market pool (legato al numero delle gare che le società di una nazione giocano nella competizione), mentre il resto sarà assegnato in base all’albo d’oro e ai risultati stagionali.

Premi ripartiti in base a quattro voci: il market pool (che appunto scende dall’attuale 40% al 15%), il fisso di partecipazione (25%), i risultati della stagione (30%) e i risultati storici (appunto il ranking per club, 30%).

Situazione che però non è piaciuta all' EPFL(European Professional Football League), al cui interno hanno un peso determinante Premier, Bundesliga, Liga, Lega A, Ligue 1. Il suo direttivo si è riunito ad Amsterdam e ha preso malissimo la riforma della Champions League, annunciata dall’Uefa, poiché secondo loro "avrà un effetto devastante sui campionati nazionali e porterà a un allargamento del gap, sportivo e finanziario, tra i principali club d’Europa e tutti gli altri, a scapito della competitività".

Ad Amsterdam, la reazione delle Legheprofessionistiche è stata compatta, al punto di minacciare la rottura totale con l’Uefa e di sovrapporre le date delle partite dei campionati nazionali con quelle della Champions.

Intanto sempre su questo filone, la cinese Wanda, società immobiliare di Wang Jianlin, che all’inizio del 2015 ha acquisito il Gruppo Infront per 1.050 milioni di euro, ha in mente il progetto di istituire una Superlega mondiale, un vero campionato per soli club ricchi e famosi che potrebbe far morire i tornei nazionali.

(Fonte: Andrea Ramazzotti, Xavier Jacobelli, Corriere dello Sport 10/09/16)

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