Al termine di un evento di Fondazione Milan, il presidente del rossonero Paolo Scaroni ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport: "Per rifunzionalizzare il 'Meazza' per renderlo un luogo dove i milanesi potranno fare sport, il progetto ci costerà 74 milioni in più rispetto a quello inziale; per questa ragione il Comune ha deciso di uscire da quel vincolo che si era imposto al punto 35 per arrivare al punto 51. Volevamo mettere la parola fine a questa lunga vicenda e negoziazione e abbiamo fatto un sacrificio importante. Io sono ottimista perché ritengo che c'è un progetto che fatto su misura per soddisfare quanto il Comune ci ha chiesto e che porta tanto lavoro, tanto denaro, tante nuove cose a Milano. Non vedo chi possa opporsi ad un progetto di questo tipo. Ho fiducia che per la primavera dell’anno prossimo cominceremo a lavorare".
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Nuovo San Siro, Scaroni: “Credo che per la primavera dell’anno prossimo inizieranno i lavori”
Le parole del presidente del Milan al termine di un evento sulla questione stadio
Scaroni parla anche di rifunzionalizzazione del vecchio stadio e della scelta del progetto vincente: "Rimarrà una buona metà dello stadio perché noi, a parte il terzo anello che toglieremo e che è sempre stato un po’ un’anomalia del 'Meazza', manterremo due pareti intere. Quando si arriverà a San Siro si vedrà eccome il Meazza, non è che sparirà dallo scenario. Quando sceglieremo un progetto o l’altro? Direi nelle prossime settimane, perché quando cominceremo la progettazione di dettaglio, che sarà molto costosa. Pensiamo di spendere 40 milioni di euro solo di progettazione; lo dobbiamo fare su un progetto, non lo possiamo fare su due. Per le Olimpiadi del 2026 si potrà scegliere se utilizzare il vecchio Meazza o il nuovo stadio: credo che di fronte al più bello stadio del mondo la scelta sarà semplice".
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