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Intervenuto ai microfoni di Tutti Convocati, programma di Radio 24, Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha parlato così del futuro dello stadio di Milano: "Io devo dire la verità, mi aspettavo fossimo più celeri noi a Milano: è la città del darsi da fare rapidamente. Speravo che sul progetto stadio ci fosse un'unità di intenti che accelerasse il progetto: così non è stato. Il nostro paese lo consociamo, ma avevo speranza di fare cose rapidamente. Inter e Milan hanno la stessa visione perché hanno le stesso ambizioni: vogliono giocare un ruolo di primo piano in Europa. Lo stadio è il primo ingrediente da avere: questo lo pensano i due club e i tifosi. Che poi Milano non si doti di uno stadio, mi sembra incredibile. Capisco i nostalgici, ma la vita va avanti e Milano deve essere all'avanguardia.
Se c'è una scadenza? Secondo me è mancato il fatto che questo progetto è rimasto solo di Inter e Milan, non dell'amministrazione comunale e di Milano. Resta ancora qualche cosa per noi, invece è qualcosa per Milano: noi dobbiamo coinvolgere tutti per un progetto bello per la città. Una delle ragioni per le quali stiamo guardando fuori Milano è perché sposeremo il progetto con i tempi di realizzazione più brevi: abbiamo l'urgenza di avere lo stadio. Se un altro comune restringe i tempi, ci piacerà di più di un San Siro che chiede 5 anni. Vorrei ricordare che San Siro è iconico perché ci hanno giocato Milan e Inter: non è iconico di per sé. E' famoso per merito di Inter e Milan e dei loro risultati sportivi. Se le due squadre andassero da un'altra parte, questa diventerebbe altrettanto iconica.
Il mancato progetto? Non ero preparatissimo sul dibattito pubblico, ho notato che il Comune di Genova per l'investimento della diga ha portato a termine in 3 mesi il dibattito. I tempi si possono accorciare, confando accada a Milano. Il progetto è stato modificato a novembre, noi daremo tutti gli elementi che chiede il Comune: mi aspetto che avvenga in tempi brevi. L'esigenza dello stadio fa parte di tutti i discorsi del mondo del calcio: i club con i quali Inter e Milan si incontrano in Europa, hanno il triplo degli incassi da stadio.
Se noi non ci dotiamo di strutture, inutile che cerchiamo di competere con chi ha entrate più alte. Quando si ha un nuovo stadio, il numero degli spettatori cresce del 50%. Noi vendiamo i nostri diritti ad una frazione del valore di quelli spagnoli: una di queste ragioni sono gli stadi che non appaiono bene in tv e che non sono pieni. Lo stadio che entusiasma è quello pieno: noi abbiamo sempre stadi semi-vuoti. Anche questo è un ingrediente del successo. Noi al Milan abbiamo un'idea chiara: per noi la sostenibilità è una necessità assoluta, ogni ragionamento va in secondo piano.
Lo scudetto? Devo fare i complimenti a Gazidis e Maldini, sono riusciti a tenere sotto controllo i costi e a ottenere risultati formidabili: Pioli è stato grandissimo in questi due anni e lo sarà ancora per molto tempo. Quando mi chiedono chi vince, io dico che nel budget ho scritto di arrivare quarto: se faccio qualcosa di più, è meraviglioso".
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