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Ezequiel Schelotto, dopo il mancato trasferimento al Chievo, si è sfogato alla Gazzetta dello Sport: "Mi hanno tagliatole ali. C’era una trattativa durata settimane fra Inter e Chievo, eravamo tutti d’accordo per firmare i contratti, quando è arrivata la chiamata di Thohir che ha bloccato l’operazione. Ora mi ritrovo senza squadra. Allenarsi da soli è dura».
Come mai è saltato il suo ritorno al Chievo?
«Avevo altre offerte, ma ho rifiutato tutte le proposte. Stavo bene al Chievo ed ero convinto che la trattativa si chiudesse. Magari ho sbagliato io a fidarmi: mi hanno fatto tante promesse, sono stato un po’ ingenuo a credere alle parole. I fatti sono andati diversamente, adesso mi trovo in una situazione difficile».
Non ha mai avuto la sensazione che la trattative potesse avere un esito negativo?
«Un giorno era tutto fatto, l’indomani saltava tutto. Per chiudere l’affare ero disposto anche a rinunciare a qualcosa sull’ingaggio. Qualcuno però non ha mantenuto la parola data. Mi sono ritrovato a casa da solo con mia moglie».
Colpa dell’Inter o del Chievo?
«Nessuno si è preso la responsabilità diretta. Mi sono sentito tradito soprattutto dal punto di vista umano. Era una trattativa troppo facile, si poteva chiudere in dieci minuti. Invece è stata portata avanti per settimane e alla fine sono solo io che mi ritrovo in difficoltà. L’Inter ha tanti giocatori e il Chievo ha già preso un altro esterno. Peccato perché al Chievo stavo benissimo. Ho rifiutato anche diverse proposte da parte di altri club per restare. Ho sbagliato ad aspettare i gialloblù, visto come sono andate le cose. Ora il Chievo ha preso altri giocatori e il mio ritorno non è più possibile».
Intanto la situazione sul mercato si complica a causa delle nuove regole.
«Da quest’anno con le rose a venticinque diventa più difficile trovare squadra. Spero che una grande società come l’Inter possa aiutarmi a trovare qualcuno che mi permetta di giocare concontinuità. In Italia è dura...».
Valuta un’esperienza all’estero?
«Mi piacerebbe approdare in Premier League: ho tanti amici che giocano lì e l’Inghilterra è sempre stato un mio sogno».
Impossibile pensare che l’Inter possa darle una chance per convincere Mancini?
«Lui è un grande allenatore, ma non ho mai avuto l’occasione di parlarci. Ormai la rosa dell’Inter ha due giocatori per ruolo e non credo ci possa essere spazio per me».
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