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Serata importante per l'Inter. La squadra di Conte si prende una vittoria fondamentale contro il Borussia Dortmund e ora crede nella qualificazione agli ottavi di Champions League. Questo il commento di Mario Sconcerti sul Corriere della Sera:
"Torna una notte italiana che pareggia i pessimismi di fondo, almeno i miei, sul livello europeo del nostro calcio. È stata molto bella la partita dell’Inter, non per qualità, ma per come l’Inter è riuscita a non lasciare nessuna opportunità al Borussia. È stata una partita un po’ vecchia nei concetti, molto italiana, con un’idea forte di tattica e di gioco, contro un avversario un po’ vintage pieno di buoni giocatori ma dedito a rincorrere schemi di venti anni fa, tenere il pallone per guardarlo. Sono gli avversari ideali per le squadre di Conte, belli senz’anima. La partita è stata intensa perché era una piccola finale di girone e per la grandezza del tifo di San Siro, ma negli effetti non è quasi mai esistita.
È stata sempre in mano all’Inter, il Borussia è arrivato al tiro una sola volta. Non c’è stata crescita estetica nell’Inter, c’è stata una conferma forte. Ora esiste una squadra difficile da spaventare, di una qualità quasi normale ma con un mestiere, cioè movimenti, ormai forti, imparati a memoria. Molto difficile da battere. Il Borussia è sembrata una squadra antica, un calcio calligrafico che non prevede il tiro. L’Inter ha una sua sostanza povera, ha un senso anche Gagliardini al posto di Sensi, si prende l’anima di Barella e la gioia ritrovata di Candreva. Non è la squadra migliore, ma lo sa. È eccezionale come Conte riesca sempre a portare energia francescana in squadre piene zeppe di soldi e ambizione. Ma è questa «banalità del bene» a dare all’Inter una grande forza anche senza Lukaku, anche con i rigori sbagliati e contro avversari via via sempre più alti. La gente avverte l’alchimia e accorre quasi a protezione"
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