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SCONCERTI: “INTER SPETTACOLO DI PRECISIONE E CUORE. AVREBBE BATTUTO CHIUNQUE”

Daniele Mari

Ecco l’editoriale con cui Mario Sconcerti celebra il successo dell’Inter in Champions League: Milito ha colorito prima e poi deciso la partita perfetta di una grande squadra e un grande allenatore. È perfino giusto che adesso avvenga...

Ecco l'editoriale con cui Mario Sconcerti celebra il successo dell'Inter in Champions League:

Milito ha colorito prima e poi deciso la partita perfetta di una grande squadra e un grande allenatore. È perfino giusto che adesso avvenga il divorzio, più di così Mourinho non potrebbe fare. È incredibile la crescita di questa squadra in personalità, in ordine, in organizzazione, in capacità individuali. Ed è straordinario come i giocatori si siano amalgamati, siano diventati una squadra e abbiano imparato a gestire il campo. C’è un lavoro infinito alle spalle di un successo di questo genere. Il Bayern conta poco, era solo l’ultimo ostacolo. La cosa più importante è stato il cambiamento che l’Inter ha avuto a metà dell’inverno, quando ha cominciato a giocare con le ali e ha pressato gli avversari dovunque. Lì ha cominciato a vincere. È possibile ci siano squadre in Europa che giochino meglio, che abbiano più differenze tecniche. Ma veder giocare una squadra in modo così moderno, così verticale, a questi livelli di competizione, è veramente uno spettacolo. Mourinho ha inventato una specie di socialismo lussuoso dove tutti corrono per tutti e tengono per il conto finale la propria qualità. Non c’è stato nemmeno al Bernabeu un solo dribbling di troppo, la voglia di un preziosismo. Ognuno aveva un compito esatto e tutti avevano quello di aiutare il compagno più vicino. Ripeto, non c’entra la qualità del Bayern, l’Inter in questo momento avrebbe battuto qualunque avversario. È la squadra più organizzata al mondo, un computer con un’anima che si espande dovunque. Ho visto tante finali di Champions, tante costruzioni di squadre vincenti. Wenger è un maestro, un Prandelli sofista. Ferguson sa capire gli uomini e sa metterli insieme cambiando ogni volta gioco. Ma non ricordo uno spettacolo di precisione e cuore (lo dimostrano anche le lacrime di Mourinho) come questo di Mourinho. È una straordinaria lezione per tutti. Abbiamo visto in questi ultimi mesi di Champions un capolavoro allargarsi e compiersi. È quasi impossibile andare oltre questo risultato, questa modernità. Milito e Sneijder sono la fotografia di questo salto nel tempo. Giocano senza alzare il pallone, sempre sullo scatto, sempre tenendolo incollato al piede, non tenendolo mai per più di tre secondi. E in quel tempo fanno accadere tutto. Questo è il calcio. La mia impressione è che sia l’evoluzione migliore del calcio fobico di Herrera. Un modulo italiano vestito finalmente a festa. Ma stasera non ha grande importanza. Oggi è solo tempo di ringraziare l’Inter. Per il successo e l’umiltà. Tenendo un arrivederci per Mourinho.