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Ancora una volta, Mario Sconcerti fa discutere con le sue affermazioni. Sul Corriere della Sera, il giornalista ha analizzato la vittoria della Juve sul Milan, condita da errori arbitrali contro i rossoneri. Già il titolo ha fatto imbufalire i sostenitori, rossoneri e non: "Juventus, quegli immensi distacchi che annullano gli errori arbitrali".
""Juve-Milan vale molti argomenti. Il primo è che il Milan ha giocato bene ma va ricordato che con la Juve, da sempre, giocano bene in molti salvo perdere. Il secondo è che l’arbitro ha sbagliato le due-tre valutazioni decisive. Il fallo di mano di Alex Sandro c’era, era involontario ma netto. In area nessuno commette volontariamente un fallo di mano, da questo equivoco bisogna uscire o sarebbe un campionato di imbecilli. Il fallo di Alex Sandro è netto e devia il pallone, cioè cambia il corso dello spazio e del tempo. Niente è più predicibile prima e dopo quel fallo, quindi è rigore. Un altro rigore per me è il fallo di braccio su Castillejo.
"Il calcio è uno sport di contatti, anche bruschi, ma se alteri l’equilibrio dell’avversario in area diventa rigore. Il terzo argomento è che tutto questo conta poco, il Milan è a 32 punti dalla Juve, almeno 11 dal Napoli. Di cosa vogliamo discutere? Una teoria sono gli errori ad personam, altra la qualità del tutto. C’è qualcosa di grande e mostruoso nel Milan, sempre così vicino all’impresa e sempre così lontano. Capace di spendere 250 milioni sul mercato nove mesi fa e perdere poi la proprietà per trenta non rimborsati in una settimana. C’è un eccesso incomprensibile che rende dubbiosi su tutto il cammino. Qualcuno ha fatto un gioco che continua a entrare sul campo dove tutto funziona e niente determina. Se è tempo di bilanci è giusto dire che c’è poco di incomprensibile ma anche poco di approvabile. Gattuso compreso. Io stimo Gattuso, sono certo che non è tutta colpa sua, ma se per migliorare bisogna sapere dove andare, è tempo si discuta. Sarebbe sbagliato coprirsi dietro una prestazione, sappiamo che il Milan sa farne ma sappiamo anche che non bastano mai. È tempo di chiedersi dov’è l’errore, dove si può lavorare per eliminarlo. Il giochino Leonardo contro Gattuso e viceversa è vecchio, non serve al Milan, nasconde e basta. Cosa è sbagliato per la società e cosa per Gattuso? Esiste una sintesi?", scrive Sconcerti.
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