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Secondi o quarti è uguale? Per niente: l’Inter rende ufficiale la differenza in cifre nei diritti tv

Arrivare secondi o quarti può essere indifferente dal punto di vista dell'esito sportivo. Ma la differenza in termini di cifre è tutt'altro che irrisoria

Redazione1908

E' davvero la stessa cosa arrivare secondi o quarti? Non proprio. L'esito sportivo è sicuramente lo stesso, ovvero la partecipazione alla prossima Champions League, ma l'esito economico non proprio. Oltre ai premi previsti dalla Serie A e dal market pool Champions, e ai corposi bonus nel contratto con Suning (8 milioni per il secondo posto, 3,5 per il terzo e niente per il quarto), esiste una differenza sostanziale anche per quanto riguarda i diritti tv.

E' la stessa Inter, con un comunicato di Inter, Media and Co, la società in cui confluiscono i ricavi da sponsor e diritti tv, a sottolineare la differenza in cifre.

"Sky non ha ancora pagato l'ultima rata dei diritti tv, originariamente prevista a maggio, pari a circa 220 milioni di euro. Noi stimiamo che la porzione non ancora saldata dei diritti che spetta all'Inter sia pari a 12 milioni di euro, 9 milioni di euro o 6 milioni di euro, a seconda che l'Inter arrivi seconda, terza o quarta in campionato", si legge nel comunicato dell'Inter.

Altri 6 milioni di euro di differenza tra il quarto e il secondo posto, quindi. In totale sono più di 15 i milioni che l'Inter incasserebbe in più arrivando seconda. In tempo di calciomercato, e soprattutto di emergenza ricavi per tutti i club d'Europa, non proprio una sciocchezza.

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