primo piano

Seedorf fa retromarcia: “Mai criticato Allegri. Nessuno qui è indispensabile”

Archiviata, con un pareggio, la pratica Ajax, il Milan torna con la testa al campionato. Sabato, nell’ormai consueto anticipo, la banda di Allegri fa tappa a Parma dove conta di proseguire sulla via del successo, dopo la vittoria casalinga...

Daniele Mari

Archiviata, con un pareggio, la pratica Ajax, il Milan torna con la testa al campionato. Sabato, nell'ormai consueto anticipo, la banda di Allegri fa tappa a Parma dove conta di proseguire sulla via del successo, dopo la vittoria casalinga con il Genoa e, magari, mettere un pò di pressione sull'Inter che, ventiquattro ore dopo, incontrerà la Juventus per il più classico dei derby d'Italia. Contro i Ducali di Marino, giovani e brillanti ma ancora indietro in classifica, i rossoneri puntano a mettere altra fieno in cascina e a dipanare un piano tattico ancora sospeso tra il 4-3-3 del primo scorcio di stagione e il 4-3-1-2 mostrato ad Amsterdam entrambi sostenuti dalla verve, imprescindibile, di Ibrahimovic, cecchino infallibile - già cinque gol in carniere - sin dai primi passi mossi nella sua seconda carriera italiana.

Passi che hanno garantito al club di Via Turati una navigazione sostanzialmente serena, tra campionato e Coppa, ma anche qualche riflessione su un Milan troppo 'Ibradipendentè, e su un canovaccio, attorcigliato alla dorsale Thiago Silva-Pirlo-Ibrahimovic. Redditizio, per ora, ma da ampliare così da non logorare e affaticare il campione di Malmoe e dare spazio al talento di Ronaldinho, Pato e Robinho. Campioni da sfruttare in un modulo che non contempli solo il ricorso alla 'palla lunga e ci pensa Ibrà, messo in dubbio, al termine della partita con l'Ajax, da Clarence Seedorf: considerazioni, spiega oggi ai microfoni di Skay Sport, da intendersi solo come una autocritica e non un attacco ad Allegri e al suo lavoro.

«Ho fatto un'autocritica dopo la partita di Roma contro la Lazio e dopo quella contro l'Ajax - ha osservato -: non mi permetterei mai di fare delle critiche pubbliche al nostro allenatore anche perchè credo stia facendo un ottimo lavoro con noi». Il mister livornese, ha proseguito l'olandese, «sta facendo un ottimo lavoro, eravamo entusiasti prima del suo arrivo e dopo il suo arrivo lo siamo ancora di più: il modulo non è la cosa più importante, ma è come interpretiamo noi giocatori il ruolo che ci viene dato dal mister. Nessuno - ha chiosato - qui è indispensabile: quando giochi in una squadra come il Milan, con tutti i talenti che ci sono, bisogna mettersi tutti a disposizione della squadra, come sta facendo Ronaldinho, come ha fatto Gattuso, come faccio io stesso». In attesa di giocare con il Parma, il Milan è tornato ad allenarsi a Carnago. Per quanto riguarda i singoli, Pato, ha lavorato con il gruppo. Lavoro personalizzato per Zlatan Ibrahimovic mentre si è mosso a parte Bonera a causa di un affatticamento al bicipite femorale della coscia destra. Sul terreno anche capitan Ambrosini, lungodegente, che ha corso lungo il perimetro del campo con uno dei preparatori rossoneri