Passato da ex calciatore ed ex direttore sportivo a vestire i panni di International Relationship Manager della P&P Sport Management di Federico Pastorello, Pasquale Sensibile si è raccontato ai microfoni di Radio1: "Si tratta di una bellissima opportunità e di una grande sfida che capitano in questo momento della mia vita professionale. Nasce da un rapporto personale profondo, perché quando Federico ha iniziato la sua attività, circa 22 anni fa, io sono stato uno dei suoi primi assistiti. Io ero un discreto calciatore di Serie C, lui un ambizioso procuratore. Federico, già da qualche anno, cullava l'idea di dare una struttura alla sua agenzia che fosse quanto più simile a quella dei club internazionali, con figure che si occupassero di tutti gli ambiti. Ne abbiamo parlato qualche mese fa e, dopo 17 anni nei club, ho ritenuto sufficientemente sfidante gettarmi a capofitto in questa avventura".
primo piano
Sensibile: “Lukaku all’Inter? Il colpo migliore dell’estate lo farà Pastorello”
Le parole ai microfoni di Radio1 del collaboratore del noto procuratore
Dove volete arrivare?
"Per quanto mi risulta, alcune agenzie hanno provato ad avvalersi di osservatori o contatti che segnalassero buoni profili. Al di là di quello che fanno gli altri, so per certo che la famiglia Pastorello e Federico nella fattispecie hanno l'istinto di puntare molto in alto con una visione molto proiettata in avanti. Si dice che procuratori e intermediari tendono a sottrarre risorse al sistema, in questo caso siamo davanti ad un esempio pratico e non chiacchierato di chi reinveste parte delle risorse nel sistema per qualificarlo e renderlo migliore. C'è anche chi si occupa di comunicazione nella nostra agenzia, oltre ad altri collaboratori che hanno una loro vita ma che fanno capo alla persona che ci sta guidando in questo percorso con grande professionalità".
Cosa cambia per te?
"Di sicuro mi attende tanto lavoro, e questo mi entusiasma. Due volte ho cambiato lavoro e sono stato sempre molto fortunato. Sarei poco sincero se dicessi che mi sta venendo tutto spontaneo in questo periodo. Mi trovo a volte in alcune situazioni dove la mia forma mentale mi porta a fare valutazioni e il mio punto di osservazione è cambiato. Si tratta di raccogliere le informazioni relative al parco assistiti e le sollecitazioni che vengono dall'esterno. Vogliamo rendere ai club e agli assistiti un servizio più affidabile e serio possibile".
Nel calcio di oggi c'è una sempre maggiore spinta verso le plusvalenze...
"Adesso dire una data di inizio e fine del calciomercato mi sembra inopportuno, il mercato ormai si svolge e ha luogo 24 ore al giorno per 365 giorni. L'aspetto del bilancio e delle plusvalenze impone grande attenzione per i club di qualsiasi livello, forse si tende a enfatizzare questo aspetto e questa enfatizzazione può portare fuori strada. Come in ogni situazione, ci sono cose fatte bene e meno bene, ma è importante muoversi nell'ordine della logicità e della sostenibilità. Io credo che il livello dei nostri dirigenti deve essere l'elemento rassicurante perché tutti i club devono ragionare ed agire in direzione della sostenibilità".
Da addetto ai lavori, qual è fino a questo momento il colpo migliore del mercato?
"Me la cavo con una battuta, credo sarà il prossimo che farà Federico. Magari avrò detto la verità a posteriori. Lukaku? Lo state dicendo voi...".
© RIPRODUZIONE RISERVATA