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Nel Consiglio di Lega di oggi pomeriggio si è parlato delle ipotesi sul calendario per la ripartenza. Innanzitutto, spiegano a Skysport - c'è da sottolineare che il campionato italiano non ricomincerà prima di un mese rispetto alla data di inizio degli allenamenti.
PRIMA DATA UTILE - C'è una prima data, tendenzialmente quella del 4 maggio come giorno di ripresa delle sedute. Non si tratta di una data definitiva. Se gli allenamenti dovessero iniziare per quella data il campionato quindi non inizierebbe che nei primi giorni di giugno.
RISPOSTA UEFA - La Lega Calcio sta lavorando su varie ipotesi sui calendari. Da quale giornata si riprenderà? Tutto porta a pensare che la priorità sarà data all'ottava giornata di ritorno. Si passerà poi ai recuperi e infine dalle semifinali di Coppa Italia. Si aspetta però un'altra data, il 23 aprile, quando si riunirà il Comitato UEFA. Si giocherà a blocchi prima il campionato e poi le Coppe o contemporaneamente le due competizioni? In quell'incontro sarà data una risposta a questo quesito.
PRIMA PARTE PROTOCOLLO - E' stato definito il protocollo nella prima parte e riguarda gli allenamenti. Il ritiro dovrà essere chiuso nei primi periodi, come succede nella fase di preparazione estiva. Sarà effettuato uno screening 3-4 giorni prima rispetto all'inizio delle sedute e tutto il gruppo squadra sarà sottoposto a tamponi, test sierologici, anamnesi accurata, analisi da concordare. Un monitoraggio che poi continuerà durante il ritiro. Per gruppo squadra si intende, oltre ai giocatori, anche allenatore, staff tecnico, medici, fisioterapisti, magazzinieri, dirigenti, chef, autisti.
SECONDA PARTE PROTOCOLLO - La seconda parte del protocollo sarà discussa nei prossimi giorni. Si incentrerà sulla gestione del ritiro con attenzione alle attività di allenamento e alla gestione delle strutture. Si cercherà di capire quindi come verranno gestite ad esempio la sala medica e la sala per la fisioterapia. Diversi club hanno i centri già pronti per ricominciare. Quando il protocollo sarà definito verrà tutto presentato ai ministri dello Sport Spadafora e al Ministro della Salute Speranza che dovranno valutare il piano e decidere se promuoverlo.
(fonte: SS24)
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