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Dopo la cessione di Hakimi che porterà circa 68 milioni nella casse dell'Inter, il processo di risanamento del bilancio del club nerazzurro non è ancora terminato. "Alla fine del mercato, i nerazzurri dovranno aver racimolato 70 milioni di utile, da considerarsi nel rapporto tra cessioni e successivi acquisti. Ciò significa che, dopo i 68 milioni pagati dal Psg per Achraf Hakimi, servirà incassare ancora una cifra compresa intorno ai 20 milioni. È una quota ragionevole per poter poi investire quanto basta e tenere alta la competitività dei campioni di Italia", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"Se Hakimi ha dato ossigeno, l’addio di Joao Mario non potrà dare quanto sperato: a causa di una clausola-capestro che impedisce ai nerazzurri di vendere il centrocampista a qualsiasi squadra portoghese diversa dallo Sporting, si sta per arrivare a una risoluzione del contratto. A quel punto Joao si aggregherà al Benfica, la squadra che ha scelto: niente 7,5 milioni per il trasferimento, ma almeno l’Inter ne risparmierà 6 lordi di ingaggio. Ci vorrà ancora pazienza, invece, per accompagnare Nainggolan nella sua materna Cagliari, ma anche l’addio del Ninja va letto nell’ambito di un risparmio robusto sugli stipendi. Il belga guadagna 4,5 netti e i nerazzurri hanno come missione aziendale anche quella del taglio del costo del lavoro di un 20%", spiega il quotidiano.
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