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Si ricorda tutto. Per questo Antonio Conte dopo aver centrato con l'Inter undici vittorie di fila si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. Lo ha fatto con un paio di frasi che non sono passate inosservate. «Chi mi conosce sa che la barca la porto a destinazione», ha detto. E ha anche aggiunto: «Sembrava che l'allenatore fosse da cambiare e che i giocatori fossero pippe, ma ci stiamo avvicinando alla vittoria».
Era un obiettivo che doveva portare al club in tre anni, questo gli era stato chiesto. Ha sfiorato la vittoria nella scorsa stagione. Checche se ne dica è arrivato secondo in campionato e ha sfiorato la vittoria dell'EL. Due volte è stato messo in discussione. In estate, dopo lo sfogo che aveva avuto a fine stagione, e dopo l'eliminazione in CL. Si parlava di Allegri e lui lo sa bene. Certe cose se le ricorda.
Sicuramente è un modo di fare cerchio, di alzare le mura attorno ad Appiano Gentile e portare avanti la teoria del noi contro tutti. Ma nelle sue parole si legge proprio anche la voglia di dirlo al mondo intero che quelle critiche che gli sono state rivolte, esattamente come quelle sul suo gioco, non gli sono piaciute. E non le condivide. Come si è capito anche sul suo profilo Instagram.
Quello di Conte - spiegano a Skysport - può essere ritenuto uno sfogo. Lui ha vissuto diversi momenti nella stagione, le critiche le ha tenute nel cestino della memoria e quando ha potuto ha tirato fuori certe cose. Il suo gruppo ha dimostrato di poter reagire alle critiche e anche ai momenti storti.
(Fonte: SS24)
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