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I numeri dietro lo sfogo di Simone Inzaghi post-Porto. L’Inter martedì ha staccato il pass per i quarti di finale di Champions League e oggi Tuttosport ha analizzato gli investimenti fatti dal club negli ultimi anni. Ecco i conti, dall’Inter di Conte a quella di Inzaghi appunto:
"«Uno scudetto che ha procurato qualche problemino economico». La dichiarazione di Inzaghi dalla pancia del “Dragão” è risuonata forte ieri. Una frase studiata dal tecnico, ovviamente ragionata guardando quanto l’Inter ha investito da quando è arrivato in panchina lui, nell’estate 2021, e quanto il club nerazzurro aveva invece speso nelle due annate precedenti (’19-21), quelle con Antonio Conte in panchina. Una frase corretta? A guardare i costi storici dei giocatori negli ultimi bilanci del club e l’ammontare dei vari monte ingaggi, sì. E ovviamente rimanendo al netto degli investimenti fatti per i soli acquisti, anche se nei due bienni, sicuramente l’Inter ha venduto di più nel periodo Inzaghi che in quello Conte, anche perché la Pandemia 2020 ha portato tutte le squadre e soprattutto l’Inter di Suning, stretta dai rigidi “comandamenti” del governo cinese, a chiudere la borsa e obbligare i propri dirigenti a muoversi in autofinanziamento.
Dunque se da un lato la frase di Inzaghi dei mesi scorsi «per me parla la mia storia: dove alleno io aumentano i ricavi, si dimezzano le perdite e arrivano i trofei» si rifletti sui conti dell’Inter, bisogna però anche sottolineare come le due grandi cessioni di Marotta e Ausilio - Lukaku (113 milioni) e Hakimi (68) - siano arrivate nell’estate 2021, dunque dopo la conquista dello scudetto di Conte e all’inizio del lavoro di Inzaghi. Però è anche vero che gli stessi Lukaku (76 milioni) e Hakimi (43) erano arrivati per Conte e Inzaghi non li ha invece avuti.
Tornando alla frase iniziale di Inzaghi, ecco gli investimenti in entrata dell’Inter durante le due gestioni tecniche. Per Conte, il club nerazzurro ha speso circa 275 milioni per i giocatori della prima squadra, a cui vanno poi aggiunti altri 35 circa per giovani come Brazao o Agoume. Le spese principali, oltre alle due già citate (Lukaku e Hakimi), sono state per Barella (48.5), Eriksen (27) e Sensi (27), senza dimenticare i 21 milioni per Lazaro e Pinamonti (da ricomprare dal Genoa). I colpi per Inzaghi sono stati Correa (32.6) e Gosens (26.7), oltre a Dumfries (13.1), Asllani (14) e il prestito di Lukaku (8) Per il resto, spese basse (Dzeko 2.7), tanti elementi a zero (Onana, Calhanoglu e Mkhitaryan più Acerbi in prestito) e molti addii a snellire il monte ingaggi (Sanchez, Perisic, Vidal, Vecino, Ranocchia e Nainggolan)”, si legge sul quotidiano.
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