00:33 min

primo piano

TS – Inter, dai 275 mln per Conte ai 100 per Inzaghi: il confronto sugli investimenti

Alessandro Cosattini

I numeri dietro lo sfogo di Simone Inzaghi post-Porto: ecco le differenze negli investimenti fatti dall'Inter per Antonio Conte

I numeri dietro lo sfogo di Simone Inzaghi post-Porto. L’Inter martedì ha staccato il pass per i quarti di finale di Champions League e oggi Tuttosport ha analizzato gli investimenti fatti dal club negli ultimi anni. Ecco i conti, dall’Inter di Conte a quella di Inzaghi appunto:

"«Uno scudetto che ha procurato qualche problemino economico». La dichiarazione di Inzaghi dalla pancia del “Dragão” è risuonata forte ieri. Una frase studiata dal tecnico, ovviamente ragionata guardando quanto l’Inter ha investito da quando è arrivato in panchina lui, nell’estate 2021, e quanto il club nerazzurro aveva invece speso nelle due annate precedenti (’19-21), quelle con Antonio Conte in panchina. Una frase corretta? A guardare i costi storici dei giocatori negli ultimi bilanci del club e l’ammontare dei vari monte ingaggi, sì. E ovviamente rimanendo al netto degli investimenti fatti per i soli acquisti, anche se nei due bienni, sicuramente l’Inter ha venduto di più nel periodo Inzaghi che in quello Conte, anche perché la Pandemia 2020 ha portato tutte le squadre e soprattutto l’Inter di Suning, stretta dai rigidi “comandamenti” del governo cinese, a chiudere la borsa e obbligare i propri dirigenti a muoversi in autofinanziamento.

Da Conte a Inzaghi

—  

Dunque se da un lato la frase di Inzaghi dei mesi scorsi «per me parla la mia storia: dove alleno io aumentano i ricavi, si dimezzano le perdite e arrivano i trofei» si rifletti sui conti dell’Inter, bisogna però anche sottolineare come le due grandi cessioni di Marotta e Ausilio - Lukaku (113 milioni) e Hakimi (68) - siano arrivate nell’estate 2021, dunque dopo la conquista dello scudetto di Conte e all’inizio del lavoro di Inzaghi. Però è anche vero che gli stessi Lukaku (76 milioni) e Hakimi (43) erano arrivati per Conte e Inzaghi non li ha invece avuti. 

Gli investimenti nel dettaglio

—  

Tornando alla frase iniziale di Inzaghi, ecco gli investimenti in entrata dell’Inter durante le due gestioni tecniche. Per Conte, il club nerazzurro ha speso circa 275 milioni per i giocatori della prima squadra, a cui vanno poi aggiunti altri 35 circa per giovani come Brazao o Agoume. Le spese principali, oltre alle due già citate (Lukaku e Hakimi), sono state per Barella (48.5), Eriksen (27) e Sensi (27), senza dimenticare i 21 milioni per Lazaro e Pinamonti (da ricomprare dal Genoa). I colpi per Inzaghi sono stati Correa (32.6) e Gosens (26.7), oltre a Dumfries (13.1), Asllani (14) e il prestito di Lukaku (8) Per il resto, spese basse (Dzeko 2.7), tanti elementi a zero (Onana, Calhanoglu e Mkhitaryan più Acerbi in prestito) e molti addii a snellire il monte ingaggi (Sanchez, Perisic, Vidal, Vecino, Ranocchia e Nainggolan)”, si legge sul quotidiano.