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Sgarbi: “Abbattere San Siro è un crimine. Sala? Incredibile caso di ignoranza perché…”

Matteo Pifferi

Vittorio Sgarbi non ci sta e risponde al Sindaco Sala. Il tema, ovviamente, è l'abbattimento di San Siro e il nuovo sottosegretario alla Cultura risponde al primo cittadino milanese

Vittorio Sgarbi non ci sta e risponde al Sindaco Sala. Il tema, ovviamente, è l'abbattimento di San Siro e il nuovo sottosegretario alla Cultura risponde al primo cittadino milanese tramite una lettera sul Giornale:

"Grave è il tentativo di intimidazione del sindaco di Milano Giuseppe Sala che, per impedirmi di dire la verità sul piano politico e sul piano dei miei compiti governativi, minaccia di «scrivere al Presidente del Consiglio per capire con esattezza quali sono le deleghe del sottosegretario Sgarbi», con il subdolo riferimento al fatto che i «vincoli» li mette la Soprintendenza. Incredibile caso di ignoranza perché, come tocca a lui sindaco, la politica indica gli atti di indirizzo e ha il dovere di segnalare agli uffici competenti irregolarità e omissioni. Dovrebbe bastargli, nella sua proterva volontà di impedirmi di dire quello che pensano molti milanesi e anche molti esponenti della sua maggioranza rispetto al progetto criminale di abbattere lo Stadio Meazza a San Siro. Perfino Berlusconi ha battuto un colpo e, a seguire, Massimo Mucchetti, autorevole esponente del Pd, Massimo Moratti e Bruno Tabacci che non sono di centrodestra.

"L’abbattimento dello Stadio Meazza è, oggettivamente, un crimine. Io non faccio «esternazioni», esprimo pensieri che rappresentano la condizione naturale delle funzioni ministeriali rispetto alla tutela e alla conservazione. Mia guida è la legge; e le mie denunce riguardano la soggezione di alcuni Soprintendenti alle proposte irricevibili del Comune, a partire dall’intervento simbolico di denuncia del processo distruttivo della memoria con la nuova e opportunistica collocazione della Pietà Rondanini, fondata sulla ignoranza. Conosco bene le procedure e anche i possibili rilievi e posso anche immaginare i rilievi della Corte dei Conti"

"Sala chiederà al Presidente del Consiglio, a libertà vigente per il diritto di opinione e responsabilità ministeriale (cosa c’entrano le deleghe?) nei confronti della legge, quali siano i confini delle competenze del vicepresidente della Camera? Faccia pure. Io gli ripeto: il Meazza non si tocca. E chiederò al nuovo Soprintendente di procedere in 'autotutela' rispetto a posizioni assunte da deboli funzionari in precedenza”